Per l'azienda ha aderito alla forma di protesa il 46% dei lavoratori, mentre per i sindacati la percentuale di adesione è del 75%. Lo sciopero proclamato in occasione di un turno supplementare, dalle ore 6 alle 14 da effettuare il sabato, deciso dal Gruppo torinese per recuperare la produzione persa alcune settimane. Una turnazione che i sindacati hanno contestato
27 Giugno 2009
POTENZA, 27 GIU - Nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat – dove si produce la Grande Punto – allo sciopero proclamato in occasione di un turno supplementare, dalle ore 6 alle 14, deciso dal Gruppo torinese per recuperare la produzione persa alcune settimane fa, ha aderito, per l'azienda, il 46% dei lavoratori, mentre per i sindacati la percentuale di adesione è del 75%. Alla fine dello scorso mese di maggio, nell’ambito di proteste per il mancato rinnovo di contratti interinali in aziende dell’indotto, a Melfi, la produzione di Grande Punto si è fermata: non sono state prodotte oltre settemila automobili. Due giorni fa la Fiat ha deciso e comunicato ai lavoratori il ricorso all’“orario plurisettimanale” per il primo turno di oggi. I sindacati (Fim, Uilm, Fismic, Ugl, Failms e le Rsu dello stabilimento) hanno reagito con la proclamazione dello sciopero, accusando la Fiat di non essere stata “mai disponibile ad entrare nel merito delle proposte avanzate”, di aver deciso un utilizzo “unilaterale dell’orario plurisettimanale” e di continuare “a non praticare le corrette relazioni sindacali”.
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