Lettera anonima riapre il caso di Nicola "u zingaru"
di PINO PERCIANTE È scomparso da sei anni: sparito nel nulla, inghiottito da un mistero ancora irrisolto. Ma adesso il giallo attorno alla scomparsa di Nicola Bevilacqua, di Lauria, che oggi avrebbe 39 anni, potrebbe risolversi. Dopo che il caso è stato riaperto si profila l’ipotesti di omicidio. Una lettera anonima ha fatto riaprire le indagini, dopo che erano state archiviate come una scomparsa. Nicola Bevilacqua sarebbe stato ucciso e il suo corpo fatto sparire. Dove? Forse in una cava abbandonata di Lauria, forse sotto un viadotto della Salerno – Reggio Calabria. Sarebbe scritto nella lettera anonima pervenuta di recente agli investigatori che ha fatto riaprire le indagini • Elisa Claps e altri misteri
19 Giugno 2009
LAURIA - È scomparso da sei anni: sparito nel nulla, inghiottito da un mistero ancora irrisolto. Ma adesso il giallo attorno alla scomparsa di Nicola Bevilacqua, di Lauria, che oggi avrebbe 39 anni, potrebbe risolversi. Dopo che il caso è stato riaperto si profila l’ipotesti di omicidio. Una lettera anonima ha fatto riaprire le indagini, dopo che erano state archiviate come una scomparsa. Nicola Bevilacqua sarebbe stato ucciso e il suo corpo fatto sparire. Dove? Forse in una cava abbandonata di Lauria, forse sotto un viadotto della Salerno – Reggio Calabria. Sarebbe scritto nella lettera anonima pervenuta di recente agli investigatori che ha fatto riaprire le indagini.
Così già da qualche tempo si cercano tracce, riscontri a quella lettera e non è escluso che qualche novità possa saltare fuori già in questi giorni. La zona indicata nella missiva, però, è piuttosto ampia. La fonte della Gazzetta chiede di poter restare anonima. Sono questioni delicate. Per ora, a quanto se ne sa, non ci sono ricerche in corso, ma si cerca di chiudere il cerchio anche sul fronte degli autori del presunto omicidio e del possibile mandante. A breve, insomma, potrebbe comparire qualche nome nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Lagonegro che coordina le indagini svolte dalla Squadra mobile di Potenza.
Nei giorni scorsi a Lauria circolava voce di un ritrovamento di resti umani emersi durante i lavori di ammodernamento della Salerno - Reggio nel tratto compreso tra il Lago Sirino e lo svincolo di Lauria Nord. Questo ritrovamento, però, è smentito dagli investigatori. La tesi dell’allontanamento volontario che si prefigurava all’inizio potrebbe essere soltanto una messinscena. In realtà per Nicola Bevilacqua, “u zingaru”, sarebbe stata pianificata una vera e propria esecuzione. Qual ora la pista dell’omicidio venisse confermata resterebbero da capire le ragioni. Frequentava qualche delinquente della zona di Castrovillari, si disse all’epoca. Tossicodipendenti per lo più che dovevano guadagnarsi la dose giornaliera. E in compagnia di certa gente non è difficile prima o poi trovarsi nei guai. A suo carico qualche precedente per furto e rissa.
Le stranezze sulla scomparsa di Nicola Bevilacqua sono sembrate tante fin dall’inizio. Come quella lettera mandata ai familiari: «State tranquilli, sto bene». Firmato Nicola Bevilacqua. Una lettera che ha tutta l’aria di essere un depistaggio. È nel fascicolo. Il padre di Nicola la portò ai carabinieri. E i militari la inviarono in Procura. Ma era troppo poco per ipotizzare l’omicidio e fu archiviata. Invece quella missiva forse era importante. Perché l’indirizzo non era esatto e Nicola sapeva bene dove abitavano i suoi familiari. Inoltre la firma non sembrava la sua. È stata scritta dall’assassino? La tesi dell’allontanamento volontario era perfetta. Anche perché, qualche anno prima Nicola stesso aveva detto che se ne sarebbe andato a Ragusa. Ma poi non era più partito e qualche anno dopo è scomparso.
In Questura è stata sentita anche la moglie di Nicola. È una delle poche persone in grado di indicare i conoscenti di Nicola. Perché gli investigatori sono convinti che è tra loro che si nasconde chi potrebbe averlo ucciso. PINO PERCIANTE
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