Rotonda, dal 2006 azienda senza telefono «Telecom paghi i danni»
di ANTONIO MASSARO Dopo un trasferimento nel 2006 un'azienda non ha ricevuto il nuovo allacciamento perdendo clienti e guadagni. Nonostante tutto continuano ad arrivare bollette per una linea inesistente. «accertato il grave inadempimento contrattuale e il disservizio da parte della Telecom si chiede il risarcimento del danno patrimoniale quantificabile in 20mila euro»
17 Giugno 2009
di ANTONIO MASSARO
ROTONDA - Dal 2006 attende una linea telefonica che non arriva. Un ritardo che ha creato non poche complicazioni ad una ditta di Rotonda che a causa della mancanza del telefono ha perso non pochi clienti e relativi contratti. Da qui si è scatenata una specie di «guerra» contro Telecom con una fitta corrispondenza epistolare che non ha portato ad oggi i risultati sperati. Falliti i tentativi di conciliazione la ditta di Ottica si è rivolta ad un legale. Ed ora attraverso un atto di citazione si chiede al colosso della telefonia un risarcimento danni di 20mila euro, oltre all’installazione dell’attesa linea telefonica.
Ed ecco la storia raccontata dalla signora Maria Antonietta Di Paola, titolare del centro ottico in questione. «In data 24 ottobre 2006, avendo trasferito la mia attività commerciale da corso Garibaldi a via Roma, sempre a Rotonda, ho fatto richiesta alla Telecom di trasferire anche l’utenza telefonica. Ad oggi nonostante i continui solleciti e le promesse della Telecom l’attività commerciale è priva di telefono». «La Telecom ha risposto - prosegue Di Paola - che appena ottenute le autorizzazioni mi avrebbe contattata per concordare tempi e modalità di attivazione del collegamento. Ma nonostante tale comunicazione e nonostante non avessi il telefono ho continuato a ricevere solleciti di pagamento e fatture anche per il 2007. In tutto questo la sottoscritta, tramite legale ha fatto presente gli evidenti disagi ed i comprensibili danni di immagine di visibilità ed economici che ne sono derivati. Ad esempio l’impossibiità per i clienti di fissare appuntamenti telefonici anche con il nostro oculista».
«O il fatto - prosegue arrabbiata - Di Paola - che la nostra ditta non può utilizzare il servizio della carta di credito e dei bancomat. In tutto questo sono continuati a piovere solleciti di pagamento per una linea inesistente». Da qui la citazione alla Telecom a comparire davanti al tribunale di Lagonegro. In primo luogo «per ottenere l’immediato riallaccio dell’utenza telefonica» e subito dopo «accertato il grave inadempimento contrattuale e il disservizio da parte della Telecom si chiede il risarcimento del danno patrimoniale quantificabile in 20mila euro».
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