Potenza, proteste per il degrado di Poggio tre galli
Il rione è al centro di vari progetti di riqualificazione, ma la questione delle passerelle resta ancora irrisolta. Tra i residenti c’è chi rivendica un risarcimento: «Se quelle strutture hanno fatto questa fine non siamo noi i responsabili»
17 Maggio 2009
di MASSIMO BRANCATI
POTENZA - Il quartiere è al centro di progetti di riqualificazione, ma continua a fare i conti con le passerelle tra un edificio all’altro. Strutture che cadono a pezzi. Avrebbero dovuto svolgere una funzione di collegamento tra i negozi presenti nella zona, ma alla lunga i pochi esercizi commerciali che avevano aperto hanno anche chiuso e le passerelle sono diventate sinonimo di incuria, alcune addirittura a pericolo di crollo, luoghi di abbandono sociale e di degrado ambientale. Motivo: per anni è stato impossibile sapere chi dovesse occuparsene.
I cittadini in virtù della convenzione del Comune con le cooperative cui erano stati dati in concessione per 99 anni i terreni, o l’amministrazione cittadina? Nel rimpallo di responsabilità sono caduti pezzi di intonaco e blocchetti di cemento sulla strada sottostante, dove spesso giocano bambini, fino a quando, nell’ambito del Por, quattro di esse sono state demolite. Il fatto è che quelle passerelle sono costate bei soldi e ora qualche vecchio abitante del quartiere vuol chiederne conto all’amministrazione. «Nel 1978 mia madre sborsò circa 4 milioni e mezzo di lire per oneri di urbanizzazione, dunque anche per le passerelle», denuncia un cittadino, sostenendo che solo due o tre dei passaggi sopraelevati erano pericolanti, gli altri necessitano solo di una manutenzione che il Comune negli anni ha prima sostenuto spettasse a sè e poi ai residenti proprietari».
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