Secondo il presidente del comitato del distretto del mobile imbottito, Tito Di Maggio, la Regione Basilicata dovrebbe acquistare il sito per realizzarsi attività di design e formazione ed eventi fieristici. Il rischio del fallimento è stato evidenziato oggi, a Matera, dai liquidatori dell’azienda
13 Maggio 2009
MATERA - Restano pochi giorni alla curatela della Nicoletti salotti spa di Matera per presentare al Tribunale di Matera una nuova rimodulazione finanziaria del concordato preventivo per evitare le procedure di fallimento anche se, però, secondo il presidente del comitato del distretto del mobile imbottito, Tito Di Maggio, la Regione Basilicata dovrebbe acquistare il sito per realizzarsi attività di design e formazione ed eventi fieristici. Il rischio del fallimento è stato evidenziato oggi, a Matera, dai liquidatori dell’azienda, gli avvocati Angelo Calculli (che è candidato alle elezioni provinciali) e Margherita Epifania, dopo il parere negativo degli istituti di credito, che rappresentano circa il 60 per cento dei creditori, alla richiesta di concordato preventivo depositata in Tribunale.
I liquidatori hanno chiesto al Ministero per lo sviluppo Economico un incontro urgente con le banche per rimodulare la richiesta di concordato, che consentirebbe di innalzare la quota spettante alle banche dal 12,5 al 25 per cento dei crediti chirografari. Allo steso tempo è stato chiesto allo stesso Ministero e alla Regione di adottare misure che possano salvare il sito produttivo della Nicoletti il cui valore è stimato in 25 milioni di euro a fronte di un fabbisogno concordatario di 32 milioni di euro. La soluzione resta quella del varo di un accordo di programma, che consentirebbe a privati di attivare manifestazioni di interesse da parte degli imprenditori per l'acquisto e la riconversione degli impianti: “La chiusura della Nicoletti – ha detto Calculli – avrebbe ripercussiooni non solo sulla Nicoletti ma sull'intera filiera. Qualcuno ci ha ridotto i tempi del concordato: appena pochi mesi rispetto agli anni di altre situazioni. C'è una tempistica stupefacente. Qualcuno ha interesse speculativi sull'immobili”.
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