Abbattuto, segato, cancellato un albero secolare ieri mattina a Fardella. Si tratta di una quercia secolare con un tronco del diametro di circa un metro e mezzo. «Uno scempio nel vero senso della parola e tutto per realizzare una strada che forse non servirà a nessuno», commenta amareggiata Rosalia Pavia ricercatrice che ha lavorato in America. «Hanno distrutto un angolo di immensa bellezza per raddoppiare una strada, quando c’è già una tangenziale a doppia corsia, che ha già provocato dissesto idrogeologico nella zona. Oltretutto non sappiamo a chi servirà la strada visto che Fardella conta soli 440 abitanti e con il 60 per cento di anziani che non guida l'automobile»
10 Maggio 2009
FARDELLA - Abbattuto, segato, cancellato un albero secolare ieri mattina a Fardella. Si tratta di una quercia secolare con un tronco del diametro di circa un metro e mezzo. «Uno scempio nel vero senso della parola e tutto per realizzare una strada che forse non servirà a nessuno», commenta amareggiata Rosalia Pavia ricercatrice che ha lavorato in America. «Proprio così - continua - e sono ritornata qui nella mia terra per assistere a questo deturpamento dell’ambiente naturale. Hanno tagliato un albero in piena vegetazione alto come un palazzo di tre piani che ha bisogno di più di una vita per raggiungere quelle dimensioni. Mi sono opposta con tutte le mie forze ma non c’è stato nulla da fare, la quercia non c’è più e sono pronta a denunciare a chi di dovere questo taglio indiscriminato».
«Hanno distrutto un angolo di immensa bellezza per raddoppiare una strada, quando c’è già una tangenziale a doppia corsia, che ha già provocato dissesto idrogeologico nella zona. Oltretutto non sappiamo a chi servirà la strada visto che Fardella conta soli 440 abitanti e con il 60 per cento di anziani che non guida l’automobile». [a.mass.]
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