di IVANA INFANTINO Servizio mensa ridotto all'osso, pochi posti letto nelle case dello studente e un servizio di trasporto pubblico inesistente. Sono questi solo alcuni dei problemi sollevati ieri nel corso dell'incontro promosso dalla Federazione universitari lucani, che aderisce alla Cgil. L'elenco delle criticità consta di 7 punti ed è stato stilato dagli studenti sotto forma di piattaforma sul diritto allo studio. Il documento è stato illustrato al presidente della Giunta regionale Vito De Filippo e al direttore dell'Ardsu, Giovanni Di Pilato, presente anche il segretario Generale della Cgil Antonio Pepe. Al centro dell'incontro, in particolare, le borse di studio cuore delle polemiche per i ritardi o le mancate coperture • Residenze convenienti ma solo 15 posti liberi • Idonei non assegnatari e non arriva un euro
05 Maggio 2009
POTENZA - Servizio mensa ridotto all’osso, pochi posti letto nelle case dello studente e un servizio di trasporto pubblico inesistente. Sono questi solo alcuni dei problemi sollevati ieri nel corso dell’incontro promosso dalla Federazione universitari lucani, che aderisce alla Cgil, per fare il punto della situazione in una città dove l’università sembra essere un mondo a parte. Dagli spostamenti, quasi impossibili con i mezzi del trasporto pubblico le cui corse sono inferiori alle reali necessità, alla mensa, una sola, che eroga pasti solo dal lunedì al venerdì e solo a pranzo. Ed ancora case dello studente dove ci sono lavatrici che però non funzionano o collegamenti ad internet solo in alcune residenze.
L’elenco delle criticità consta di 7 punti ed è stato stilato dagli studenti sotto forma di piattaforma sul diritto allo studio. Il documento è stato illustrato ieri dal coordinatore del Ful, Ottavio Romanelli, al presidente della Giunta regionale Vito De Filippo e al direttore dell’Ardsu, Giovanni Di Pilato, presente anche il segretario Generale della Cgil Antonio Pepe. Nella piattaforma le rivendicazioni del Ful, cui aderiscono 200 studenti, in ordine a: borse di studio, per le quali si reclama un pagamento immediato a tutti gli aventi diritto e l’aumento delle stesse; trasparenza nella gestione dei fondi e degli appalti; alloggi, da riorganizzare con aumento di posti letto e controlli di sicurezza; servizio mensa da implementare; trasporti, con pagamenti agevolati e aumento delle corse per le sedi dell’università; assistenza sanitaria; creazione di nuovi spazi, dalle aule ai luoghi di aggregazione.
Al centro dell’incontro, in particolare, le borse di studio cuore delle polemiche per i ritardi o le mancate coperture. Un problema superato nel corso dello scorso anno grazie ad uno specifico finanziamento regionale che ha consentito l’erogazione al 100% agli aventi diritto. Un finanziamento che non mancherà per il 2009 come ha garantito il presidente della Regione De Filippo assicurando la copertura, «qualunque sia il fabbisogno», per le borse di studio da erogare nel 2009. «Nonostante il lavoro fatto in questi anni a sostegno dell’università – ha detto - bisogna fare di più, anche attraverso un lavoro coordinato fra gli enti, dal Comune alla Provincia, perché l’università rappresenta un investimento importante per la nostra regione». Dal canto suo il direttore dell’Ardsu Di Pilato nel fare il punto sulle criticità segnalate, ha sottolineato che l’agenzia per il diritto allo studio opera con la metà dei dipendenti in servizio 15 anni fa, quando l’ateneo muoveva i primi passi. «Facciamo quello che dobbiamo fare cercando di garantire tutti i servizi, ma mancano le figure professionali cui affidare le responsabilità, i dipendenti sono pochi rispetto alla mole di lavoro da portare avanti». Per il segretario regionale della Cgil, Antonio Pepe «o si dà la possibilità all’Ardsu di operare e rispondere in maniera eccellente alle sue responsabilità o si decide di andare oltre l’Ardsu, perché a pagarne le conseguenze sono solo gli studenti». IVANA INFANTINO
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