Dire che l’arteria è malridotta è sicuramente un eufemismo, viste le sue precarie e pessime condizioni. A sentire le lamentazioni degli utenti «la strada è un vero percorso di guerra». la denuncia di un medico che per lavoro è costretto a percorrere la strada quasi quotidianamente
02 Maggio 2009
VENOSA - Strade che tormento. Una viabilità da anno zero continua a frenare lo sviluppo socio-economico di intere aree della regione e allo stesso tempo creare enormi disagi ai poveri utenti costretti quotidianamente a mettersi in macchina per questioni lavorative. L’ultima «perla» riguarda le condizioni della strada provinciale numero «48» che da Venosa porta a Canosa in Puglia passando per Gaudiano nei pressi di Lavello. Dire che l’ arteria è malridotta è sicuramente un eufemismo, viste le sue precarie e pessime condizioni.
A sentire le lamentazioni degli utenti «la strada è un vero percorso di guerra». L’ultima indignata protesta arriva dal signor Francesco Mango. «Segnalo - dice l’esa - sperato automobilistra - una problematica e una esperienza di vita quotidiana di un cittadino qualunque. Sono un medico e per ragioni di lavoro sono costretto a percorrere in macchina la strada provinciale 48 che da Venosa passando per Gaudiano raggiunge Canosa in Puglia. La strada in questione è in uno stato di totale abbandono. Vi assicuro che in quanto asserisco non vi è nessuna esagerazione come è facilmente riscontrabile».
«Il manto stradale - continua il medico - presenta buche profonde e in alcuni tratti vere e proprie voragini. le erbacce ormai alte rendono le curve pericolose, e il manto stradale non è provvisto di nessuna linea che evidenzi le carreggiate. Ripeto quanto riportato è facilmente riscontrabile e non vi sono esagerazioni. La strada è percorsa quotidianamente da altri automobilisti e anche da autotreni, che per evitare le buche rischiano costantemente incidenti frontali. Il tutto è stato segnalato ma a oggi nessuno intervento è stato fatto. Direte dove è la novità non è il primo caso in Italia».
«Se volete - conclude l’ automobilista - sono le amare considerazioni che mi accompagnano. Cioè; come cittadino io pago le tasse come molti altri, parte di quelle tasse servono per pagare i funzionari della provincia che dovrebbre intervenire e non lo fanno. Poi come cittadino pago perchè la strada dissestata, per incuria politica, mi costa in termini di spese in termini di danni per le parti meccaniche. In fine mi costa come aumento dei rischi per la salute e per la mia stessa incolumità. Francamente, mi sembra troppo». [a.mass.]
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