Nell'ambito di una operazione di contrasto alla Camorra (con la Direzione investigativa antimafia che ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di vertici affiliati del clan Giuliano) è stato arrestato anche un sergente maggiore dell'Esercito, di stanza a Salerno, che per gli inquirenti ha partecipato a due rapine in banca nel 2007 ad Eboli (Salerno) e Brienza (Potenza). Si tratta di Gaetano Caruso, di 46 anni, di stanza al X Reggimento Manovra a Persano
27 Aprile 2009
NAPOLI – La Direzione investigativa antimafia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli nei confronti di vertici affiliati del clan Giuliano, attivo nell’area vesuviana. Le persone da arrestare erano 17, ma finora ne sono state rintracciate e ammanettate 16. Tra esse il capo clan Antonio Giuliano. L'organizzazione, un tempo vicina al clan Fabbrocino, è attiva nelle estorsioni, rapine e nel controlo del mercato del calcestruzzo nell’area che va Poggiomarino a Tersigno e Scafati. Sequestrata anche un’azienda con i beni aziendali per un valore di 10milioni di euro.
Le indagini hanno accertato che il clan imponeva alle ditte edili l’acquisto di calcestruzzo dalla società 'Stella Calcestruzzo Srl', con un sovrapprezzo di 2 euro a metro cubo come tangente. Tra gli arrestati anche un sergente maggiore dell’Esercito, di stanza a Salerno, che per gli inquirenti ha partecipato a due rapine in banca nel 2007.
Si tratta di Gaetano Caruso, di 46 anni, di stanza al X Reggimento Manovra a Persano (Salerno). Per la precisione, secondo l’accusa avrebbe partecipato a due rapine in banca, una delle quali sventata, nel 2007 ai danni del Monte dei Paschi di Siena di Eboli (Salerno) ed alla Banca Carime di Brienza (Potenza).
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