di CARMELA COSENTINO La storia di Marco Regina, lucano, che disegna cartoni per lavoro. A trent'anni ha appena firmato un contratto con il colosso Usa ed inizierà a lavorare da giugno. Da poco ha finito di occuparsi di «Planet 51» il film di animazione della Ilion Animation Studios
25 Aprile 2009
di CARMELA COSENTINO
Non vi ha mai sfiorato il dubbio di poter essere noi gli alieni per un popolo che vive in un altro universo? Se così fosse, si avrebbe un capovolgimento dei ruoli senza pari che forse ci aiuterebbe a comprendere meglio il vero significato delle nostre azioni nei confronti di un popolo che consideriamo “diverso”. Questo è un po’ il senso della storia che ha come protagonista il capitano Charles Baker che per un’avaria al motore atterra con la sua astronave in un pianeta abitato da “strani” personaggi che vivono alla stessa stregua delle famiglie americane degli anni’50, con le stesse paure, tra cui quella di un’invasione aliena. Stiamo parlando di “Planet 51” diretto da Jorge Blanco e Javier Abad che vanta tra i suoi collaboratori Stelmann la firma che in passato ha curato la sceneggiatura dei due film di animazione Shrek e Shrek 2. Si tratta dunque di un vero e proprio colossal dell’animazione prodotto in Europa dalla Ilion Animation Studios e distribuito dalla Sony Pictures Tristar, presentato in anteprima nazionale ai giornalisti nella Mediateca Provinciale. Un film che è costato 60 milioni di euro, coprodotto dalla Spagna e dal Regno Unito la cui uscita nelle sale cinematografiche americane e poi italiane è in programma il prossimo 20 novembre per una distribuzione curata dallo Moviemax e che tenterà di competere sul mercato con grosse produzioni internazionali, quali la Pixar e la Dreamworks. Alla lavorazione del prodotto cinematografico sono stati impiegati 350 animatori provenienti da 20 nazioni diverse, tra cui Marco Regina, 30 anni, di Policoro, che ha già lavorato a Firenze come character animator, poi a Milano, Berlino e Monaco. Nel 2005 si è trasferito in Spagna, prima a Santiago de Campostela dove ha collaborato alla realizzazione dei feature films in 3D “Ratoncito Perz” e a “Donkey Xote” e in seguito a Madrid dove ha iniziato a lavorare con la Ilion Animation Studios ricoprendo in questa produzione il ruolo di Lead sequenze, ovvero di supervisore all’animazione.
Parliamo di questo tuo ruolo. «Il mio compito è quello di verificare e controllare la qualità artistica del lavoro, dalla resa scenica al rispetto della trama e soprattutto dell’intenzione del regista. Diciamo che la vera produzione del film è iniziata un anno e mezzo fa e questo ha comportato uno studio, da parte mia e degli altri team sequenze, della sceneggiatura e dei personaggi per arrivare alla fase finale preparati e con le idee chiare».
È un film che adesso sarà lanciato sul mercato internazionale, pensi che possa reggere il confronto e dunque la competizione con le grosse produzioni come la Pixar e la Dreamworks? «Si tratta della prima importante produzione europea, credo che non sarà facile battere la concorrenza soprattutto della Pixar forse potrà reggere il confronto con la Dreamworks. Ma tutto dipende dalle dinamiche del mercato».
Oltre a questo lavoro ce ne sono altri in cantiere? «Si - risponde Regina - continuerò a lavorare ancora in questo campo ma non con la Ilion Animation Studios. Ho appena firmato un contratto con la Dreamworks con cui inizierò a lavorare a giugno. È un’occasione importante che non mi lascerò sfuggire».
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