Il 30 per cento dei 15 mila pazienti che ogni anno si rivolgono al reparto di reumatologia dell’ospedale San Carlo di Potenza proviene da altre regioni, così come la metà dei 300 ricoverati ogni anno nel reparto di degenza. I dati sono stati forniti, in una nota, dal direttore del dipartimento di reumatologia della Regione Basilicata, Ignazio Olivieri
17 Aprile 2009
POTENZA - Il 30 per cento dei 15 mila pazienti che ogni anno si rivolgono al reparto di reumatologia dell’ospedale San Carlo di Potenza proviene da altre regioni, così come la metà dei 300 ricoverati ogni anno nel reparto di degenza. I dati sono stati forniti, in una nota, dal direttore del dipartimento di reumatologia della Regione Basilicata, Ignazio Olivieri: “Non solo abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti dieci anni fa – ha aggiunto – ma siamo andati ben oltre le aspettati. L’eccellenza si può misurare in questi numeri”. Domani nell’ospedale potentino si svolgerà il convegno sui “Dieci anni di Reumatologia in Basilicata” durante il quale “vogliamo spiegare – ha evidenziato Olivieri – come sono stati investiti i fondi messi a disposizione. Perchè una piccola regione del Sud come la Basilicata negli ultimi dieci anni è riuscita a realizzare nel campo della reumatologia ciò che nessuna regione ha fatto”. La rete reumatologica lucana è composta dal San Carlo e dall’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, in cui lavorano nove specialisti, due borsisti e uno specializzando.
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