Raccolta differenziata il Materano guida la carica
Un progetto, durato tre mesi, denominato “Non rifiutiamo la raccolta differenziata” che è stato realizzato da Api, Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti con l’apporto del Conai e della Camera di commercio ha mappato le necessità del territorio
17 Aprile 2009
MATERA - Le imprese della provincia di Matera sono disponibili a effettuare la raccolta differenziata, ma occorre lavorare sul piano dell’informazione e dell’organizzazione del servizio coinvolgendo soggetti pubblici e privati. E’ quanto è emerso al termine del progetto, durato tre mesi, denominato “Non rifiutiamo la raccolta differenziata” che èstato realizzato da Api, Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti con l’apporto del Conai e della Camera di commercio. Un questionario, somministrato a un campione di 90 aziende, ha messo in luce, attraverso 14 domande, come vengono gestiti produzione, raccolta, recupero, smaltimento, organizzazione aziendale, prevenzione, formazione e controlli. E’ emerso che solo il 17 per cento degli intervistati non opera alcuna differenziazione degli imballaggi. La maggior parte delle ditte (il 93 per cento) lamenta difficoltà nelle operazioni di raccolta e prelievo dei rifiuti sia per la distribuzione dei contenitori che per il numero. Quanto al recupero, il 30 per cento ha affermato di effettuare la raccolta differenziata con contenitori specifici diffusi sul territorio, il 30 per cento per la differenziata porta a porta, il 12 mediante isole ecologiche. Lo smaltimento avviene nel 55 per cento dei casi con cassonetti del servizio municipale, il 12 attraverso ditte specializzate, il sette per cento direttamente in discarica. Le difficoltà riscontrate per l’avvio degli imballaggi al recupero e allo smaltimento finale sono dovute principalmente alla organizzazione del servizio (55 per cento) e per il nove per cento alla disinformazione.
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