La strada Serrapotina si farà? Ora, poi, domani... forse mai
di MARIA PAOLA VERGALLITO In 30 anni costruito solo il troncone centrale: mancano inizio e fine. Ora i lavori per il completamento dell’arteria concepita con l’intento di far uscire dall’isolamento geografico i comuni della Valle del Serrapotamo potrebbero presto partire. O meglio, sono stati inseriti nel rapporto delle opere pubbliche per l’anno 2009 della Provincia di Potenza
16 Aprile 2009
di MARIA PAOLA VERGALLITO
CALVERA - La priorità assoluta in materia di infrastrutture viarie per la Provincia di Potenza si chiama Serrapotina. E non potrebbe che essere così almeno per due motivi: la lunga attesa trentennale che divide l’idea dalla definitiva realizzazione e i 6 comuni direttamente interessati all’opera, per i quali la strada è semplicemente una questione di sopravvivenza. Ora i lavori per il completamento dell’arteria concepita quasi 30 anni fa con l’intento di far uscire dall’isolamento geografico i comuni della Valle del Serrapotamo potrebbero presto partire. O meglio, sono stati inseriti nel rapporto delle opere pubbliche per l’anno 2009 della Provincia di Potenza.
Nel novembre scorso il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello, aveva dichiarato che, entro poche settimane l’ente sarebbe stato in grado di completare la dirittura d’appalto per il completamento della strada. Lo aveva fatto in occasione della mostra mercato dedicata al tartufo bianco del Serrapotamo che si teneva proprio a Carbone, uno dei comuni interessati a che l’arteria venga realizzata. Un obiettivo che ora la Provincia si pone come prioritario e urgente. Per questo nelle scorse settimane i tecnici della Provincia hanno effettuato sopralluoghi e incontri informali con i primi cittadini dei 6 comuni della valle interessati anche per capire se ci sono e quali sono le priorità.
L’intento è quello di presentare in tempi brevi il progetto per completare definitivamente l’arteria. Probabilmente, ma ancora non se ne ha la certezza, questa volta il progetto sarà unico e non più diviso in lotti come finora è stato fatto. Questo dovrebbe evitare i rallentamenti in itinere che si sono verificati negli anni passati. Esattamente due anni fa, nell’aprile del 2007, si era verificata quella che può essere considerata la vera svolta dell’annosa vicenda.
In una conferenza di servizio alla quale avevano preso parte i sindaci, il presidente della provincia Sabino Altobello e l’assessore provinciale alla viabilità Pasquale Robortella, i tecnici regionali, provinciali e della Comunità Montana Alto Sinni e due consiglieri provinciali, era stato deciso di giungere ad «una sintesi di competenze» tra gli enti che fino a quel momento si erano occupati della vicenda. Circa 20 milioni di euro la spesa prevista per realizzare i lotti finora solo ipotizzati e per mettere in sicurezza quelli cominciati e mai completati. Tutto sarebbe dovuto passare nelle mani della Provincia di Potenza. Una questione di sopravvivenza, si diceva. Per le comunità locali che attendono e per le chimere produttive come l’area Pip di Calvera (localizzata proprio lungo il tracciato dell’arteria) che stenta a partire. Ma questa è un’altra storia.
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