La mostra, attraverso 15 pannelli realizzati da studenti del liceo scientifico Alexis Carrel di Milano con l’Associazione “Incontri”, ripercorre le tappe che portarono al genocidio di quel popolo di fede cristiana subito in Turchia • Mesagne, mostra oscena. Comune revoca permesso
07 Aprile 2009
MATERA - E' stata inaugurata in serata a Matera, nella chiesa rupestre di Santa Maria de Armenis, nel Sasso Caveoso, la mostra “Il primo genocidio del XX secolo”, organizzata dall’associazione Sinopia e dal Comune per ricordare il genocidio subito in Turchia dal popolo armeno. La mostra, attraverso 15 pannelli realizzati da studenti del liceo scientifico Alexis Carrel di Milano con l’Associazione “Incontri”, ripercorre le tappe che portarono al genocidio di quel popolo di fede cristiana, attraverso le foto e le testimonianze dell’ufficiale tedesco Armin Wegner, le denunce del pastore evangelico tedesco Johannes Lepsis e il lavoro di ricostruzione documentale di Giacomo Guerrini, fondatore dell’Archivio Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri. Il percorso espositivo è completato dagli interventi di personalità contemporanee come Papa Giovanni Paolo secondo, che si sono impegnate per ricordare la memoria del popolo armeno. Il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che ha promosso l'iniziativa, ha annunciato l’avvio di un lavoro di ricerca sulla presenza armena a Matera che, oltre alla chiesa rupestre, vanta anche cognomi di radici armena come Persia, Porsia e Chita. La mostra chiuderà il prossimo 30 giugno.
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