Lo scorso ottobre i carabinieri di Matera interruppero un furto di mezzi industriali. I criminali si diedero alla fuga in auto e spararono contro i militari dell'Arma, che risposero al fuoco. Riuscirono a sfuggire agli arresti dileguandosi a piedi ma - grazie anche alla scoperta di un sacchetto di un caseificio di Andria - oggi è stato arrestato l'uomo che avrebbe sparato: un andriese, di 42 anni • Foggia, svaligiata agenzia assicurazione
06 Aprile 2009
MATERA - Un sacchetto di plastica di un caseificio di Andria, con alcuni scontrini fiscali, è stata determinante per l’identificazione e l’arresto, avvenuto stamani, di Francesco Sgarra, di 42 anni, considerato uno dei partecipanti ad un conflitto a fuoco con i Carabinieri, in provincia di Matera, il 14 ottobre dello scorso anno. Particolari delle indagini che hanno portato all’arresto di Sgarra sono stati illustrati oggi ai giornalisti, a Matera. I ladri rubarono un autocarro nella zona di Ginosa (Taranto): furono inseguiti prima dal proprietario del mezzo e poi dai Carabinieri, che intercettarono alla periferia di Matera un’automobile “Audi A4” rubata nel Riminese nel 2005.
Dall’auto furono sparati colpi di arma da fuoco contro i militari, che risposero al fuoco: tutti rimasero illesi. I ladri abbandonarono l’auto e fuggirono a piedi, facendo perdere le tracce: sulla vettura, però, i Carabinieri trovarono il sacchetto con gli scontrini emessi dal caseificio e tracce di saliva e di sudore su un indumento. Nel bagagliaio dell’auto, i Carabinieri trovarono anche refurtiva e attrezzi utilizzati dai ladri. Anche ricorrendo ad indagini su alcune frequenze telefoniche, i Carabinieri hanno identificato Sgarra, arrestato su ordine del gip di Matera, Rosa Bia, su richiesta del pm di Matera, Valeria Farina Valaori.
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