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Bari, dopo 9 anni presi i 5 presunti autori del tentato omicidio di Nicola Vavalle: sono del clan Strisciuglio VIDEO

Il blitz all'alba dei carabinieri. Il pregiudicato, all'epoca 51 anni, era stato ferito con alcuni colpi di kalashnikov in un agguato in via Caposcardicchi

Svolta nelle indagini sul tentato omicidio di Nicola Vavalle, ferito da alcuni colpi di kalashnikov nel giugno di nove anni fa a Bari: nell’ambito dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, i carabinieri hanno arrestato i presunti responsabili. Si tratta di cinque persone, tutte appartenenti alla compagine del quartiere San Pio del clan Strisciuglio. L’accusa è tentato omicidio aggravato dalle modalità mafiose.

Il 18 giugno 2016 Nicola Vavalle, pregiudicato, all'epoca 51 anni, è stato ferito con alcuni colpi di kalashnikov in un agguato in via Caposcardicchio, alla periferia del quartiere San Paolo di Bari. L’uomo è stato raggiunto da alcuni proiettili calibro 7,62 al torace, alle gambe e al basso ventre. Vavalle venne colpito a pochi passi dalla sua abitazione e non lontano dall'ospedale, dove si presentò da solo. Secondo le testimonianze raccolte quel giorno, a sparare sarebbero state due persone, probabilmente in sella a una moto. Nicola Vavalle è il fratello di Franco Vavalle, considerato dagli investigatori all'epoca il «re delle slot machine», nei cui confronti era stato eseguito un sequestro da 50 milioni di euro.

Nicola Vavalle detto «il gatto» o «Pacchione», fu arrestato nel febbraio 2017 su ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bari per espiare una pena superiore ai 7 anni per i reati di rapina, inosservanza della sorveglianza speciale e resistenza a pubblico ufficiale. Già nel 2012 era stato arrestato e condannato a 5 anni e otto mesi per aver partecipato a diverse rapine con la famigerata banda della Porsche Cayenne.

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