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Bari, il cantiere di via Argiro prosegue anche a Natale. L'allarme dei commercianti: «Fatturati in calo»
Gli esercenti vogliono regole certe per sedie e tavolini. E c’è chi chiede i ristori
Tempistiche, calo dei fatturati, aree interessati dai lavori e impatto sui locali. Ha toccato svariati temi il confronto avvenuto ieri in Comune tra residenti ed esercenti di via Argiro con il sindaco Vito Leccese, alla presenza del direttore generale Davide Pellegrino, nonché degli assessori Domenico Scaramuzzi (alla Cura del territorio) e Pietro Petruzzelli (allo Sviluppo Locale).
Il cantiere per la riqualificazione di una delle strade più iconiche del quartiere Murat resta un tema delicato, data l’alta densità di attività commerciali presenti sulla strada. La prima certezza, però, è arrivata: il termine annunciato per chiudere entro il 15 dicembre i lavori sui primi due isolati partendo da corso Vittorio Emanuele non sarà rispettato: le opere proseguiranno anche a gennaio. Ora si cercano soluzioni per ridurre il più possibile l’impatto negativo già evidente sugli incassi di negozi e locali.
Il progetto prevede la creazione di una «rambla» con nuove alberature ed una pavimentazione che alternerà le basole originarie e quelle calcaree. L’intervento è finanziato per l’importo di oltre 4,5 milioni dal Pnrr e si concluderà dopo 300 giorni lavorativi: le opere, cominciate lo scorso 15 settembre, dovranno chiudersi entro il 30 maggio 2026.
Il cantiere, dunque, non «scomparirà» nel periodo natalizio. L’obiettivo, però, sarà agevolare le passeggiate dello shopping, compatibilmente con le scadenze imposte dal finanziamento Pnrr. L’intenzione è liberare dalle lavorazioni almeno per il mese di dicembre: si cercherà di concludere gli interventi più impegnativi sulla fascia centrale, rimandando a gennaio il completamento delle due laterali, con la temporanea copertura con un materiale provvisorio della porzione compresa tra gli attuali marciapiedi e le zanelle. Le lavorazioni per completare questa fascia con la pavimentazione definitiva, dunque, saranno rimandate a dopo le festività. Sul secondo e il terzo isolato, invece, le recinzioni delle aree di cantiere saranno ristrette il più possibile verso il centro, così da lasciare maggiore spazio a disposizione del transito dei pedoni.
Si cercherà, inoltre, di andare incontro alle richieste di residenti e commercianti che desiderano un potenziamento dell’illuminazione.
Dal 20 novembre dovrebbe partire la cantierizzazione del quarto isolato. Nel corso dell’incontro, il sindaco ha anticipato che è allo studio dell’amministrazione la possibilità di animare la strada da fine novembre fino a fine gennaio con piccoli concerti di musica dal vivo, un giorno a settimana, per rendere più attrattiva la via interessata dai lavori. D’accordo con i commercianti, si definirà un giorno e un orario fisso, per organizzare un appuntamento di intrattenimento, posizionando un piccolo palco su un isolato di via Argiro. Confermata la volontà di convocare nei prossimi mesi un tavolo di confronto dedicato alle future occupazioni di suolo pubblico da parte delle attività, con l’obiettivo di uniformare procedure e arredi.
«Appare evidente che il cantiere di via Argiro è in ritardo rispetto alle previsioni», rileva la delegazione di esercenti intervenuta all’incontro. «Ad oggi il Comune non è in grado di comunicare una ragionevole consegna dei primi due isolati, visto che entro metà dicembre la strada sarà liberata per poi essere ritransennata a gennaio per l’ultimazione degli interventi nella parte antistante gli edifici. Abbiamo chiesto l’attivazione immediata di un tavolo tecnico con la Ripartizione Attività Economiche e il Municipio per definire i criteri di rilascio dei nuovi permessi riguardanti le occupazioni di suolo pubblico, visto che da gennaio tale esigenza interesserà da subito tre attività del primo isolato e altre due del secondo. Poiché vogliamo evitare di aggravare i danni economici alle nostre attività, abbiamo ribadito la richiesta, già contenuta nella istanza consegnata a sindaco e assessore il 24 settembre, di consentire in questa fase transitoria il posizionamento dei tavolini nelle porzioni di isolato che si renderanno via via disponibili. Questo cantiere è stato caratterizzato da difetti di comunicazione e provvedimenti che probabilmente non hanno tenuto conto del reale impatto dei lavori sui sette isolati della strada nella quale sono presenti 83 attività commerciali di cui 19 pubblici esercizi e 26 condomini».
I commercianti hanno insistito anche sul tema dei ristori: l’amministrazione ha ribadito di non poter intervenire sui mancati introiti, ma potrebbe cercare agevolazioni quantomeno sul alcune imposte.