cronache da palAZZO

Edifici di pregio a Bari, ok della giunta: 201 gli immobili da proteggere

Incassato il via libera dai cinque municipi, il provvedimento ora passa al vaglio del Consiglio Comunale

Prende corpo la grande opera per proteggere oltre 200 edifici di pregio della città. Ieri la giunta comunale ha approvato l’adozione della «Variante normativa al Prg per le opere di architettura moderna e contemporanea» relativa alle «Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio». Il provvedimento, che ha già ottenuto il parere favorevole dei 5 Municipi cittadini, dovrà ora essere sottoposto al vaglio del Consiglio comunale.

Il settore Ufficio di Piano e Urban Center della ripartizione Governo e Sviluppo strategico del territorio ha individuato le opere oggetto di una specifica disciplina di tutela urbanistico- edilizia: ebbene, 201 sono i manufatti (complessi ed edifici) ritenuti espressione dei caratteri identitari del territorio, nonché oggetto di una ricognizione effettuata dagli uffici tecnici facendo riferimento alla letteratura di settore e a una piattaforma dedicata del ministero della Cultura e di una schedatura approfondita che per ogni manufatto indica i dati catastali, i progettisti, l’epoca di costruzione e i riferimenti della tutela. La classificazione comprende innanzitutto Complessi e edifici del XIX-XX secolo di rilevante interesse architettonico, urbano e ambientale che, con la loro presenza, qualificano il paesaggio urbano. Tra gli esempi più emblematici, il grattacielo della Motta, il Palazzo di Giustizia, il Palazzo dell’Economia, lo stadio San Nicola, il Sacrario militare, le villette a schiera in viale Falcone e Borsellino.

Quindi, le aree degli insediamenti industriali storici, relativi a impianti produttivi, tecnologici che testimoniano le origini e lo sviluppo delle attività produttive industriali: spiccano l’ex Stanic, i capannoni Deodato, l’ex Mattatoio comunale. E ancora: i complessi di edilizia residenziale pubblica di interesse storico realizzati nei primi decenni del Novecento nei quartieri Libertà e Madonnella e nelle zone per l’edilizia popolare del Dopoguerra nel San Paolo e a Enziteto che segnano specifici momenti storici nella vita cittadina. L’ultima categoria comrende complessi, edifici e manufatti di valore storico-documentario: realizzati in epoche diverse, costituiscono la testimonianza della trasformazione insediativa di Bari.

Il provvedimento approvato risponde alla necessità di tutelare gli immobili che costituiscono testimonianza significativa dell’architettura moderna e contemporanea sul territorio comunale al fine di perseguire il miglioramento della qualità urbana, la bellezza degli insediamenti umani, la salvaguardia e la valorizzazione dei paesaggi della città. In coerenza con i principi dello sviluppo sostenibile e della tutela dei valori ambientali del territorio, come previsto dal mandato dell’amministrazione comunale, la tutela delle opere di architettura moderna e contemporanea risponde all’obiettivo di aumentare la conoscenza dei cittadini sui temi dell’identità culturale e architettonica della città.

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