il caso
Bari, colpito da un uovo lanciato da auto in corsa mentre corre sul lungomare: un 62enne ha rischiato di perdere l'occhio
L'episodio all'alba di oggi 15 settembre. La denuncia di Bari Road Runners: per la vittima edema della retina, qualcuno ha anche filmato. Il presidente Piepoli: «Chiediamo sicurezza e responsabilità»
BARI - Edema della retina e intervento del 118. E' il risultato di un grave episodio alle luci dell'alba che ha visto coinvolto un atleta 62enne della Bari Road Runners: da una macchina in corsa l'atleta è stato colpito da un uovo. «L'atleta era sul lungomare assieme ad altri runners della Bari Road Runners e atleti di altre società - spiega Rino Piepoli, presidente della Bari Road Runners -: all'altezza dell'Albergo delle Nazioni, è stato colpito da un uovo lanciato da un'auto in corsa. Al seguito dell'auto, un'altra vettura dalla quale "complici" filmavano quanto stava accadendo. L'uomo, colpito dall'uovo nell'occhio, è caduto sul marciapiede con l'occhio sanguinante: i runners della Bari Road Runners hanno chiamato il 118 e l'atleta al momento non è stato ancora dimesso dall'ospedale».
«Non si tratta del primo caso segnalato in città - continua Piepoli -. E il sindaco Vito Leccese è già a conoscenza di quanto accaduto».
«Non ci sono parole per descrivere la vigliaccheria di chi ha compiuto questo gesto. Solo disprezzo - è il commento di Lorenzo Leonetti, delegato allo Sport Città di Bari - Questo atto non è solo una bravata. È un’aggressione. È la sconfitta momentanea di una città. A questi individui dico solo una cosa: da oggi sarete voi a dovervi nascondere. Noi, sportivi, noi cittadini veri, continueremo a vivere la nostra Bari a testa alta, correndo, pedalando, camminando liberi e fieri per le nostre strade. Farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per individuare questi vigliacchi».
«Non possiamo accettare che chi fa sport all’aperto sia esposto a violenza e rischi permanenti - conclude Piepoli. Chiediamo sicurezza e responsabilità; indagini rapide per individuare e punire i responsabili; più controlli sul lungomare e nelle zone frequentate da podisti e ciclisti e collaborazione di chi ha foto/filmati o informazioni per consegnarle alle forze dell’ordine. Invitiamo chi ha visto o ripreso qualcosa a contattare subito la Polizia Locale e a scriverci in privato: ogni prova può essere decisiva. Non lasciamo che la paura ci tolga il diritto di fare attività all’aperto: uniamoci per chiedere sicurezza e rispetto».