La denuncia
Bari, benvenuti nel degrado di via Capruzzi: «regno» dei senzatetto
I residenti esasperati: «pronti a presentare un esposto alle autorità»
BARI - «Abbiamo l’impressione che con i lavori in piazza Moro molti dei senzatetto che prima gravitavano tra la zona della stazione e piazza Umberto si siano spostati sotto i portici di via Capruzzi. Una cosa è certa la situazione si sta aggravando tra sporcizia ed insicurezza e non ce la facciamo più».
I residenti dei palazzi che affacciano nel tratto tra corso benedetto Croce e via Giulio Petroni sono esasperati tanto da pensare di presentare un esposto agli organi competenti.
«Da quando sono andati via gli uffici della Regione e il commissariato, questa zona è precipitata come sicurezza e decoro – spiegano in tanti che vivono e lavorano -. Che poi questi senzatetto sono solo povera gente, ma quando iniziano ad ubriacarsi possono anche diventare aggressivi. E’ questo il problema. Sporcano e fanno i loro bisogni per strada e negli angoli, che i portici sembrano una latrina e con il caldo la puzza è insopportabile».
«Io preferisco camminare in strada piuttosto che sul marciapiede – dice una signora -, sinceramente un po’ di paura ce l’ho anche di giorno. La sera poi ci si trincera in casa».
Un altro dei problemi è la presenza di molti b&b: i portoni dei palazzi restano spesso aperti e i senzatetto ne approfittano per entrare negli androni usati sia come dormitori sia come bagni.
«Una coppia di senzatetto ormai staziona fissa di fronte la parafarmacia – raccontano i residenti -. Hanno un cane che spesso gira libero. Si portano appresso materassi, intere valige piene. Una volta uno di questi è crollato in terra che non riuscivamo a capire se stava male, o era solo ubriaco. Ormai la chiamata al 118 è quasi quotidiana. Non ce la facciamo più».
“E non sono solo i portici di via Capruzzi ad essere impraticabili. In tanti senzatetto si rifugiano lungo la discesa al fianco dell’hotel Excelsior e là dormono e, secondo alcuni, assumono anche stupefacenti. Ogni tanto scoppiano piccole risse».
«E che nessuno pensi che le nostre rimostranze siano frutto di razzismo – conclude un signore prima di entrare in un portone -. Non è così. capita che alcuni di noi abbiano anche cercato di aiutare questi senzatetto, specie in inverno. Ma ora la situazione è fuori controllo e il timore è che andrà sempre peggio. Per questo servono interventi, ma definitivi. Periodicamente passano agenti della Polizia, a volte riescono anche a farli spostare, ma poi tornano. Ci spiace perchè ci rendiamo conto che sono povera gente, ma serve una soluzione».