la curiosità

Bari, bimba di 9 anni trova un «borsellino della sirena» a San Giorgio: «È un uovo di squalo»

La prontezza della piccola che ha imparato a scuola cosa sono queste particolari sacche neri che si trovano spesso in spiaggia

A tutti sembrano semplicemente "uova di squalo", ma potrebbero essere anche uova di razza, difficile a dirsi. E non è la prima volta che appaiono sulle spiagge di Bari, queste particolare sacche neri di circa 5 centimetri, più o meno squadrate e con appendici ai vertici. Stavolta, però, ad accorgersi di un "borsellino delle sirene", come sono comunemente chiamati, è stata una bambina di 9 anni, che sapeva benissimo di trovarsi tra le mani un "oggetto" naturale importante grazie agli insegnamenti scolastici. È successo in località San Giorgio, protagonista la piccola Loredana che si trovava a mare con il nonno Michele, il fratellino di 5 anni Nicolò e il cuginetto Mario di 9. A raccontare la scoperta è la mamma, Arianna Ferrara: "Il nonno le diceva di lasciar perdere, che probabilmente era un oggetto di plastica. E invece lei insisteva, sostenendo che quello era un uovo di squalo. Lo sa benissimo perché ha frequentato un laboratorio a scuola. Le onde avevano trascinato l'uovo a riva, lo ha messo nel secchiello e lo ha portato a casa". 

I borsellini delle sirene sono teche ovigere di alcuni pesci cartilaginei, come razze e piccoli squali, che proteggono le uova durante lo sviluppo. Mentre la maggior parte di questi animali partorisce piccoli vivi, diverse specie fanno affidamento a queste sacche di collagene dopo la fecondazione. Il nome deriva dalla credenza popolare secondo cui questi oggetti erano utilizzati dalle sirene per custodire i loro tesori. Queste creature mitologiche sono infatti famose per amare i gioielli e le monete rubati agli sfortunati che si inoltrano in mare aperto, dove è più difficile nuotare.

Privacy Policy Cookie Policy