il caso
Urne truccate a Grumo e Triggiano, ecco perché la Procura ha chiesto l’archiviazione: «51 elettori poi pentiti»
Il fascicolo costituisce uno stralcio del procedimento penale nei confronti di Sandro Cataldo e Anita Maurodinoia
BARI - I 51 elettori di Grumo Appula e Triggiano che nel 2020 e nel 2021 vendettero il proprio voto ai candidati sponsorizzati dall’allora numero uno di Sud al Centro, Sandrino Cataldo, marito dell’ex assessore regionale Anita Maurodinoia, hanno «confermato di aver ricevuto la somma di 50 euro in cambio del voto, così manifestando una resipiscenza rispetto al disvalore delle condotte». È uno stralcio della motivazione con la quale la Procura di Bari ha chiesto l’archiviazione del procedimento, evidenziando la «particolare tenuità del fatto».
La vicenda costituisce uno stralcio del più ampio procedimento che ad aprile 2024 portò ai domiciliari l’allora sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, lo stesso Cataldo (che ora con la moglie Maurodinoia e altre 15 persone rischiano un processo per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale). Il procedimento riguarda, come detto, le elezioni amministrative nel Comune di Grumo Appula e della Regione Puglia (del 20 e 21 settembre 2020) e nel Comune di Triggiano (del 3 e 4 ottobre 2021). Secondo l’accusa, Cataldo sarebbe stato promotore del «sistema» che avrebbe procacciato voti a pagamento nelle diverse tornate elettorali.
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