Il caso
«Cocaina in auto del rivale», definitiva la condanna a due anni e 8 mesi per l'avvocato barese Filograno
La Cassazione respinge il ricorso. L'accusa: voleva punire l'imprenditore che aveva allacciato una relazione extraconiugale con la moglie
BARI - È definitiva la condanna a due anni e 8 mesi per detenzione di sostanze stupefacenti nei confronti dell’avvocato barese Gaetano Filograno. Lo ha stabilito la Cassazione (Terza sezione) che ieri ha respinto il ricorso presentato contro la sentenza della Corte d’appello di Bari di luglio 2024.
La vicenda è relativa ai 26 grammi di cocaina che sarebbero stati nascosti nell’auto di un imprenditore per punirlo della relazione extraconiugale intrattenuta all’epoca dalla moglie dell’avvocato. La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso dell’ex maresciallo della Finanza, condannato a un anno e quattro mesi per tentata corruzione in atti giudiziari (avrebbe chiesto soldi all’imprenditore per insabbiare l’indagine a suo carico).
In primo grado Filograno era stato assolto in abbreviato, mentre per il suo presunto complice (il consigliere comunale Nicola Loprieno) era stata emessa sentenza di non luogo a procedere in udienza preliminare. Dopo l’impugnazione della Procura, la Corte d’appello di Bari ha ribaltato la sentenza a carico di Filograno e ha mandato a giudizio Loprieno, attualmente a giudizio davanti al Tribunale di Bari.