L'appuntamento
Bari per due giorni capitale digitale: il grande sogno chiamato «ABCD»
Il 4 e 5 aprile studenti, docenti, professionisti e imprenditori si confrontano sul futuro della formazione
BARI - Conoscenza, connessione, energia. Due giorni di eventi, dialogo e varie ispirazioni per far capire al mondo (ma un po’ anche ai pugliesi) che Bari non è solo Peroni e «allievi» da gustare nella cartolina dell’iconico lungomare ma piuttosto il luogo dove si progetta il futuro della formazione.
Si chiama ABCD (A Bari Capitale Digitale) la kermesse in programma il 4 e il 5 aprile in un ampio perimetro di città vecchia, tra lo Spazio Murat, il Mercato del Pesce, piazza Ferrarese e largo Albicocca. Discorsi, workshop, scambi ma anche musica e gastronomia perché si può fare approfondimento e divertirsi in egual misura. Ideatore di ABCD, per il quinto anno consecutivo (c’è stata una prima edizione-laboratorio), Nicolò Andreola, esperto di marketing e leadership, uno di quei baresi di ritorno, dopo esperienze in Russia, Gran Bretagna e Singapore che, un po’ nostalgico un po’ testardo, ha deciso di piantare nella sua terra i semi dello sviluppo possibile.
«Studenti, professori, professionisti e imprenditori di tutta l’Italia digitale si incontrano a Bari per conoscersi, confrontarsi su nuovi modi di lavorare, formarsi, crescere professionalmente ed essere parte della rinascita del Sud»: questa in sintesi estrema la scintilla di ABCD. Si comincia alle 18.30 di venerdì 4 aprile nello Spazio Murat di piazza Ferrarese. Dopo i saluti di Regione, Comune e Università spazio a personalità del calibro di Alessandro Profumo (Chairman Rialto Ventures), Inès Makula (Co-Founder Made IT Podcast), Parminder Kaur (People Operations Manager VoipVoice), Andrea Pazienza (Expert Machine Learning Engineer NTT DATA Italia) e Riccardo Haupt (COO Chora Media & Will Media). Sono solo alcuni dei nomi e dei mondi straordinari che si sono dati appuntamento a Bari.
Andreola ci crede intensamente. «In Puglia e in generale al Sud ci sono tante persone in gamba che per troppi anni si sono sentite dire che non potevano farcela. E qualcuno, alla fine ci ha creduto». Il giovane imprenditore, fondatore di Disal Consulting, spiega anche che organizzare certe situazioni nel Mezzogiorno rimane comunque «più difficile, ma molto più bello. Magari a Milano o a Torino eventi del genere sono più facili da mettere in piedi ma il Sud ha qualcosa di raro: l’energia, la capacità di ispirare».
Nell’ampio perimetro barivecchiano, in questo esperimento urbano di connessioni scontate eppure inedite, ci saranno anche aziende in cerca di personale. Sabato si parlerà tra l’altro di autonomia digitale e carriere non lineari, ci saranno alcune start-up che illustreranno il proprio racconto aziendale. Il tutto senza alcun contributo pubblico, semmai la convinta partnership di Politecnico e Uniba, la sponda istituzionale ma soprattutto una formula che passa attraverso la partecipazione attiva: per assistere agli eventi bisogna infatti iscriversi (https://abaricapitaledigitale.com/) anche per evitare l’overbooking, come accaduto nelle scorse edizioni.
La stella polare di ABCD è racchiusa in uno slogan: «Dedicato a chi sogna di vivere e lavorare (d)al Sud». Spiega, non senza orgoglio, Andreola: «Bari e la Puglia hanno fatto almeno tre salti di qualità negli ultimi vent’anni. Innanzitutto i luoghi, sicuri e più belli. Poi il consolidamento di una notevole attrattiva turistica fino a diventare un territorio attrattivo anche per le aziende. Ora ci attende un’altra sfida: non dobbiamo essere lavoratori low cost. Dobbiamo cambiare orizzonti. Non è solo “trattenere i cervelli” ed evitare che fuggano ma è anche assistere all’arrivo di altri “cervelli”, persone che dal resto dell’Italia, dall’Europa, dal mondo scelgano di lavorare qui, di aprire la propria azienda, di far crescere questa terra». Non solo un sogno.