Il caso
Bitonto, sventato furto di pc a scuola: un ventenne arrestato dalla Polizia
L’episodio, avvenuto nel liceo Sylos allunga la serie dei blitz negli istituti
BITONTO - Avrebbe voluto concludere il 2024 appropriandosi dei computer portatili di cui è dotato il liceo “Carmine Sylos”, ma il colpo non è andato come aveva architettato. Merito degli uomini della Polizia di Stato di Bitonto, che lo avrebbero interrotto sul più bello. Vigilia di capodanno in manette per un 20enne bitontino. Il giovane avrebbe forzato l’accesso e si sarebbe introdotto nell’ex convento dei teresiani, sede del liceo classico, linguistico e delle scienze umane, nella tarda serata del 31 dicembre. In attesa del brindisi di mezzanotte, avrebbe cercato di rubare i pc portatili a disposizione della comunità scolastica, ma sarebbe stato sorpreso da una volante del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Bitonto.
Arrestato per tentato furto aggravato, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. «Questa è un’ulteriore prova di come il nostro sistema di sicurezza sia sempre più forte ed efficiente» ha commentato sui social il sindaco Francesco Paolo Ricci, complimentandosi con gli agenti di Polizia e con il loro dirigente Ignazio Cozzoli. Il tentato furto dell’ultimo dell’anno allunga l’elenco dei colpi subiti dagli istituti scolastici del territorio. Innanzitutto dal primo circolo didattico “Nicola Fornelli”, diventato il bersaglio preferito dei malviventi. Tante, troppe, le “visite” dei ladri, iniziate addirittura ben prima dell’avvio dell’anno scolastico. Ingente in particolare il furto di fine settembre, quando dal plesso della scuola primaria, nella centralissima via Repubblica, furono portati via sette pc portatili, acquistati dall’istituto grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Opera completata poi nella notte tra il 17 e 18 ottobre. I malfattori, approfittando della chiusura delle scuole per via della festa esterna dei Santi Medici in città, avrebbero forzato l’accesso della scuola di via Mazzini e si sarebbero nuovamente introdotti nella struttura per rubare altri undici dispositivi informatici. Una ulteriore «violenza nei confronti dei bambini» per la dirigente scolastica Anita Amoia, che, già qualche ora dopo, però, poté riottenere in parte la refurtiva.
Gli uomini del Commissariato di Bitonto riuscirono infatti ad acciuffare il presunto responsabile, denunciato a piede libero, e a recuperare tredici dei diciotto pc rubati nei due colpi, oltre a due stampanti e un microscopio, sottratti nei giorni precedenti ad un’altra scuola: la primaria “Vito Felice Cassano”.
Un successo che però non mise fine all’escalation di furti. Appena quattro giorno dopo, i malviventi siglarono un doppio colpo. Prima si intrufolarono nella scuola dell’infanzia “Rodari”, rubando un vecchio pc, delle casse bluetooth e 23 euro lasciati in fondocassa per acquistare cartoncini e materiale didattico, poi misero a soqquadro la “Papa Giovanni XXIII”, distruggendo anche i lavoretti creati dai piccoli alunni. «Chiediamo che venga installato un sistema di antintrusione e di videosorveglianza» l’appello lanciato allora dai dirigenti degli istituti del territorio al Comune di Bitonto.
Una richiesta che però Palazzo Gentile sembra non possa accogliere. Dotare di telecamere tutti gli edifici scolastici comporterebbe infatti costi troppo elevati.