Il caso
Palo, accoltellò due colleghi nello stabilimento Siciliani spa: «Era incapace di intendere e volere»
Per quest'uomo di origine irachena disposta la libertà vigilata in Crap
BARI - Il tribunale di Bari ha assolto, perché «non imputabile al momento del fatto per vizio totale di mente», il 37enne iracheno Ahmed Mohammed Said, accusato del tentato omicidio di due colleghi nello stabilimento Siciliani spa - Industria lavorazione carni di Paolo del Colle (Bari) il 23 giugno 2023. L’uomo, come ricostruito dai carabinieri intervenuti, intorno alle 14 prese un coltello e colpì «con inaudita violenza», come si legge negli atti, un collega, ferendolo al trapezio solo perché la vittima riuscì a spostarsi di scatto. Poi ne aggredì un altro, ferendolo con una coltellata al deltoide sinistro.
Fino a pochi secondi prima, il 37enne stava tranquillamente parlando con i colleghi durante le normali operazioni di lavorazione della carne. Mohammed Said era accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale per aver minacciato con un coltello i carabinieri intervenuti, che riuscirono poi a bloccarlo utilizzando il taser.
Per la decisione è stata determinante una perizia psichiatrica depositata dal legale Giovanni Ladisi, che ha sottolineato come l’imputato, all’epoca dei fatti, «versasse in uno stato di grave scompenso psicoemozionale e comportamentale, trattandosi di un soggetto affetto da disturbo psicotico dello spettro della schizofrenia». Un disturbo che gli ha causato "gravi deficit a carico delle sue funzioni psichiche superiori», tali da escludere la capacità «di comprendere in quei frangenti la gravità e
l’antigiuridicità delle condotte violente».
Per Mohammed è stata disposta la misura sicurezza della libertà vigilata per un anno da svolgersi in una Crap, una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica.