BARI - Un grido di protesta partito da Barcellona, dove migliaia di persone sono scese in piazza per dire basta al turismo eccessivo. È lo slogan «Tourists go home», ossia «Turisti andate a casa», che in poco tempo si è diffuso anche nel resto d'Europa e in Italia, in città ad economia prevalentemente turistica. Adesso, anche a Bari. La scritta sul muro è apparsa nel quartiere Madonnella, in via Carulli.
Le proteste in Spagna sono scoppiate a causa degli effetti negativi del turismo di massa, tra cui l'aumento esorbitante dei prezzi degli affitti e la mancanza di case o stanze per i cittadini, dal momento che molti immobili sono trasformati dai proprietari in b&b o Airbnb per turisti. Ironia del caso, sotto il murales a Bari sono stati abbandonati due materassi.
Anche nel capoluogo pugliese quello del numero eccessivo di b&b rappresenta un problema: il mercato immobiliare è sempre più eroso dal turismo mordi e fuggi, che sottrae posti alloggio, mentre i prezzi in città restano alti, soprattutto per gli studenti, con medie intorno ai 360 euro, utenze escluse. E poi ci sono le storie dei baresi più comuni come quella di Giovanna Carra, 82enne, che dopo aver trascorso oltre quarant'anni della sua vita con la famiglia nel borgo antico della città, in un'abitazione in affitto in una stradina a ridosso dell'arco di sant'Onofrio, vicino alla piazzetta dei Gesuiti, si è vista sfrattare per far posto proprio ad un B&b.
