l'arresto
Tentò di uccidere la moglie a Bibbiano, dopo 3 anni di latitanza catturato a Bari: «Mi avete tolto un peso»
L'uomo, un 50enne, tentò di soffocare la moglie con un cuscino, ma il figlio minorenne riuscì a salvare la donna dando l'allarme ai carabinieri
BARI - Nel 2020 tentò di soffocare la moglie con un cuscino, a Bibbiano (Reggio Emilia), poi nel 2021 riuscì a fuggire, e da allora si erano perse le sue tracce. Dopo tre anni, la sua latitanza è finita: l'uomo, 50 anni, si nascondeva in un palazzo del centro di Bari. I carabinieri di Reggio Emilia hanno pedinato un suo parente che, dal capoluogo emiliano, è partito alla volta di Bari fino a un quartiere popolare nel centro della città. I militari reggiani hanno tenuto sotto osservazione lo stabile per qualche giorno, fino a quando, all'alba del 29 ottobre, il ricercato è uscito dalla sua abitazione ed è stato quindi fermato. «Mi avete tolto un peso», ha detto l'uomo ai militari.
Il tentato omicidio avvenne nel gennaio del 2020: l'uomo voleva uccidere la moglie perché lei voleva lasciarlo, ma il figlio minorenne riuscì a fermare il padre lanciando l'allarme e salvando così la madre. Per questi fatti, l'uomo era stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, dove era rimasto fino al 19 agosto 2021, quando aveva fatto perdere le proprie tracce. A seguito dell'iter processuale, con sentenza emessa in data 5 marzo 2022, divenuta definitiva il 4 giugno 2022, l'uomo era stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Reggio Emilia e condannato alla reclusione di 4 anni e 8 mesi ed alla pena accessoria dell'interdizione dai Pubblici Uffici per 5 anni. Detratto il periodo di custodia cautelare agli arresti domiciliari doveva scontare un residuo pena di 3 anni 1 mese e 18 giorni , ma il provvedimento di carcerazione - emesso il 10 settembre 2022 dall'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia- era rimasto ineseguito.