La vicenda

Baby-prostitute a Bari, cominciato il processo sulle tre donne accusate di aver organizzato il giro

Presunta vittima chiede risarcimento da 60mila euro. Costituita a parte civile, insieme all'assocazione antiviolenza Fermi con le Mani

BARI - Con la costituzione a parte civile di una presunta vittima (che ha chiesto un risarcimento da 60mila euro) e dell’associazione antiviolenza 'Fermi con le mani', è cominciato in tribunale a Bari il processo nel confronto di tre donne accusate di aver organizzato, sfruttato e gestito un giro di prostituzione minorile a Bari e provincia. A processo ci sono le tre 'Squad girls' Marilena Lopez, Federica Devito e Elisabetta Manzari, ma nell’inchiesta coordinata dal pm Matteo Soave e dall’aggiunto Ciro Angelillis le persone coinvolte sono di più.

L’imprenditore Fabio Carlino, accusato di aver avuto rapporti sessuali a pagamento con due sedicenni nel 2022, ha patteggiato una pena a un anno e otto mesi di reclusione. La posizione dell’avvocato leccese Stefano Chiriatti (presunto cliente) e del gestore di b&Bdi Bari Michele Annoscia è invece stata stralciata, l’udienza preliminare inizierà per entrambi il 18 dicembre. Antonella Albanese e Nicola Basile, considerati tra gli organizzatori del giro, sono invece stati ammessi a rito abbreviato. Il processo iniziato oggi continuerà nella prossima udienza del 28 novembre. 

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