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Estorsione mafiosa a Bari, 9 condanne per il clan Strisciuglio

 
Redazione online

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Nel mirino un meccanico, 20 anni ciascuno a tre imputati

Martedì 16 Aprile 2024, 19:45

BARI -  Il gup del tribunale di Bari Giuseppe Battista ha condannato a pene comprese tra i 20 anni e i 3 anni e 4 mesi di reclusione nove persone, ritenute appartenenti al clan Strisciuglio, per estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti del titolare di una carrozzeria del quartiere Palese.

Le pene più alte - in continuazione con precedenti condanne - sono state inflitte a Saverio Faccilongo (ritenuto tra i capi del clan), Giuseppe Caizzi e Giovanni Sgaramella, condannati a 20 anni di reclusione.

Pietro Mercoledisanto è stato condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere, mentre Giovanni Tritto e Vito Antonio Catacchio (quest’ultimo riconosciuto colpevole solo per alcuni episodi di estorsione, mentre è stato assolto per altri) a 6 anni.

Tommaso Peschetola ha rimediato una condanna a 5 anni di reclusione, Raffaele Stella e Antonio Tortora a 3 anni e 4 mesi.

Nel corso degli anni gli imputati avrebbero obbligato il titolare a «effettuare lavori di carrozzeria sulle loro auto senza pagarlo», oltre a costringerlo a «consegnargli diverse somme di denaro», dai tremila ai cinquemila euro. Soldi che, scrive la Procura, sarebbero serviti come «pensiero per il loro capo detenuto», Saverio Faccilongo, e per sostenere le spese legali di altri membri del clan in carcere.

Agli imputati era contestata anche l’aggravante dell’agevolazione mafiosa al clan Strisciuglio. 

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