Bilancio 2023

Il «tesoretto» delle multe: a Bari recuperati oltre 15 milioni

Luca Natile

Automobilisti (e motociclisti) indisciplinati: quasi 65mila sanzioni, in aumento quelle per assenza di copertura assicurativa e a causa di omesse revisioni, ben 4.307

BARI - «Si viaggiare, evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure»… cantava Lucio Battisti. Inclini a spingere con troppo entusiasmo sul pedale dell’acceleratore superando in 10.801 occasioni (quelle verbalizzate dalla Polizia locale) il limite di velocità in un anno. Così distratti da ignorare 14.250 volte la segnaletica stradale (il classico semaforo rosso), 69.637 volte il divieto di fermata. Per ben 144.763 circostanze in un anno - il 2023 - gli utenti della strada baresi hanno violato le norme fissate dall’autorità comunale, del traffico nei centri abitati, dalle limitazioni alla circolazione fino alle zone a traffico limitato e aree pedonali, oltre ovviamente alle aree di sosta e i parcheggi a pagamento (il classico grattino).

L’indisciplina soprattutto di automobilisti e motociclisti ha portato nelle casse comunali più di 15 milioni di euro al netto dei procedimenti archiviati o annullati in sede di autotutela.

Ma non tutti violano regolamenti e codice della strada nella stessa maniera e soprattutto nella stessa misura. Nella lista nera dei quartieri più indisciplinati guida saldamente la classifica Bari Vecchia con 64.718 sanzioni, seguita dal Murattiano con 38.548 violazioni accertate, il Libertà con 30.259. Fuori dal podio con 27.508 multe ci sono le cosiddette strade non codificate nello stradario, Picone, 22.793 e Carrassi 20.922.

Telelaser e autovelox hanno punito 19.694 utenti della strada, mentre hanno invaso le zone a traffico limitato 55.647 soggetti. Lo street control ovvero l’impianto formato da videocamera a infrarossi e macchina fotografica montato sulle auto della Polizia Municipale ha incastrato 42.366 trasgressori del codice della strada.

I baresi non hanno perso il vizio di passare con il rosso, sono stati 4.919. Così come ancora troppi baresi dimenticano di sottoporre la propria vettura alla revisione (4.307 casi accertati e sanzionati); non indossano il casco protettivo quando vanno in moto (128 multe), ignorano puntualmente l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza (2.216), non riescono a staccarsi dal telefonino (1.845 violazioni). Ancora. Cedono puntualmente alla tentazione di pigiare sul pedale dell’acceleratore (10.801 multe), non rispettano la segnaletica stradale (14.250 violazioni accertate), non rispettano l’obbligo dell’assicurazione di responsabilità civile (745 multe), ignorano i divieti di fermata e di sosta (69.673 soste selvagge sanzionate) oppure lo fanno in maniera irregolare (9.373). Insomma proprio un bel campionario.

In aumento le sanzioni per assenza di copertura assicurativa. Un automobilista (o un motociclista) che provoca un sinistro guidando un mezzo con l'assicurazione scaduta (o senza assicurazione) è tenuto personalmente al risarcimento dei danni causati a persone o cose. Il proprietario del veicolo non assicurato risponde in solido con il conducente che si trovava alla guida nel momento dell'incidente. Il danneggiato può anche ricorrere al cosiddetto Fondo garanzia vittima della strada, uno strumento che copre sia i danni alla persona che quelli materiali.

In crescita anche le sanzioni per omesse revisioni, sono state ben 4.307. La mancata revisione dell’auto è considerata un’infrazione grave al Codice della Strada, punita con severe sanzioni pecuniarie e accessorie. Si tratta infatti di un controllo obbligatorio, per garantire che il veicolo sia sicuro e adatto alla circolazione stradale. In caso contrario si può arrivare fino alla confisca del veicolo nelle circostanze più gravi, oppure ricevere una multa per mancata revisione dell’auto piuttosto salata. Nella norma è prevista una sanzione pecuniaria da 173 a 694 euro per chi guida con la revisione scaduta, senza nessun periodo di tolleranza, inoltre in caso di seconda violazione l’importo viene raddoppiato.

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