La situazione

Bari, non c’è ancora il decreto che dispone l’ispezione in Comune

Massimiliano Scagliarini

Non sono ancora partite le procedure di accertamento dell’infiltrazione mafiosa. Impossibile che si concludano prima delle elezioni, ma il Prefetto può fare da sé

BARI - L’istituzione della commissione d’accesso al Comune di Bari annunciata martedì dal ministro Matteo Piantedosi non è ancora stata formalizzata in un decreto da parte del prefetto, così come previsto dalla normativa in materia di infiltrazioni mafiose negli enti locali. È quanto risulta alla «Gazzetta» dopo aver consultato numerose fonti a conoscenza del dossier. Significa che, nei fatti, il procedimento amministrativo per l’eventuale scioglimento non è ancora partito. E significa anche che difficilmente potrà concludersi prima delle elezioni.

La polemica politica si è infiammata martedì con il post del sindaco uscente Antonio Decaro, che il giorno successivo ha fatto esplodere la protesta per un’azione - a suo giudizio - tanto ingiustificata quanto pretestuosa perché «ispirata» dai parlamentari pugliesi del centrodestra, che dopo i 130 arresti chiesti e ottenuti dalla Dda di Bari nell’inchiesta «Codice interno» hanno incontrato il ministro Piantedosi chiedendo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy