Vaccini anti Covid, l'appello dell'associazione disabili di Bari: «Inserirli tra priorità»
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
La curiosità
Valentino Sgaramella
26 Gennaio 2021
BARI - Lui ha undici anni e, a sentire il padre, è un vero talento della storia dell’arte. Suo padre è Marcello Stracuzzi avvocato originario di Triggiano. Sorride se gli chiedi se davvero suo figlio è un piccolo genio.
Certo, a 11 anni è presto per affermare certe cose ma ascoltando Aldo parlare di dipinti e storia come si trattasse dei giochi della sua età si capisce che di talento innato si tratta. Il bambino parla con competenza e passione. Aldo ha compiuto 11 anni il 26 agosto scorso. Frequenta la prima media. Da bambino ha cominciato a impegnarsi con letture sempre più importanti. Ha iniziato con letture di storia dell’arte riservate ai bambini ma ben presto è passato a letture di storici dell’arte come Sgarbi o Augias.
Adesso spazia dalla storia alla storia dell’arte. «Ha fame di cultura ed esperienze culturali – dice suo padre - il suo più grande desiderio era visitare la Galleria degli Uffizi e la scorsa estate abbiamo festeggiato il suo compleanno a Firenze. Era felicissimo. Le racconto un episodio. Iniziò a descrivere i vari dipinti che abbiamo visto e mi resi conto a un certo punto che non parlava più a pochi intimi ma si creavano piccoli assembramenti con turisti che si fermavano ad ascoltare, entrava nel dettaglio storico e artistico dell’opera. Da genitore ero stupefatto e mi chiedevo dove e quando avesse imparato».
Il padre passa il telefono a suo figlio che in realtà può fornire solo conferme. Il colpo di fulmine con la storia dell’arte con la possibilità di interpretare il senso, il significato da attribuire a un dipinto: «Sinceramente, non lo so nemmeno io però ho imparato negli anni ad apprezzare l’arte e scoprirla». L’artista prediletto è Leonardo da Vinci. «È stato in grado di porre le basi per la vita futura dell’umanità, ciò che stiamo vivendo oggi, la tecnologia, l’anatomia, la medicina, la geometria e l’analisi matematica».
Un ragazzino strabiliante che quando parla sceglie con cura le parole, quasi a voler dar loro peso e valore. Segno inequivocabile delle sue letture approfondite. Parla di una delle opere che lo affascinano. «L’uomo vitruviano».
«È stato realizzato con una matita molto usata all’epoca, cosiddetta sanguigna. In parte il genio utilizzò anche il gessetto nero. Non si tratta solo di un omaggio a Marco Vitruvio, il primo medico romano che delineò le prime corrette misure dell’uomo medio adulto – dice questo bambino - stiamo parlando dell’evo greco-romano, l’inizio dell’impero romano. All’interno dell’uomo vitruviano si cela un significato più profondo. Se proviamo a stilizzare l’uomo vitruviano emerge l’immagine del monogramma greco di Cristo, Chrismon». Aggiunge: «Il Cristo ellenico cui potremmo paragonare questa immagine è il Cristo pantocratore, il Creatore dell’universo che deriva dal greco pantos». Come faccia a conoscere parole in greco, un bambino di prima media, è lui stesso a spiegarlo. «Ho letto le parole con la traduzione e non le ho più dimenticate».
Aldo ha ancora tante cose da riferire. «All’interno c’è la terra, un quadrato, il cielo, rappresentato come una circonferenza. Il significato dell’Uomo vitruviano è che il Cristo domina su terra e cielo. Questa è un’ipotesi perché nel disegno non c’è l’immagine di Cristo ma molti intravedono l’autoritratto di Leonardo all’epoca 38enne».
Inutile dire che i suoi insegnanti sono certamente soddisfatti anche perché in ogni materia ha voti costanti: otto e nove. Un bambino che ha molti amici, nonostante questi suoi interessi coltiva gli interessi di un bambino della sua età. Chissà un giorno…
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su