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Francesca Di Tommaso
28 Novembre 2020
foto Luca Turi (archivio)
La festa di San Nicola a porte chiuse. Forse nemmeno guerre e pestilenze erano mai riuscite a fermare fino a questo punto i festeggiamenti del patrono dei baresi. San Nicola, uno dei più forti simboli dell'identità cristiana, venerato come santo dalla chiesa cattolica assieme a quella ortodossa e ad altre confessioni cristiane, aspetta il 6 dicembre, nella città che conserva le sue reliquie, per riannodare le fila della sua storia religiosa e non solo. Per accogliere fedeli, curiosi e turisti nel rito laico della cioccolata calda delle cinque del mattino del 6 dicembre, persi tra i vicoli della città vecchia che si risveglia così solo in questo giorno dell'anno. Per ricevere i pellegrini provenienti dall'Est, che allungano al 19 dicembre i festeggiamenti del loro rito ortodosso. Addirittura, per prestare volto e stazza da nonno gigante e buono alla figura, cara ai bambini di tutto il mondo, di Babbo Natale.
La locandina dei festeggiamenti di san Nicola «dei baresi», così lo definisce la stessa Basilica pontificia dei Padri domenicani, è pronta. Quello che balza agli occhi sono le porte chiuse del tempio romanico che ospita le reliquie del santo trafugate a Myra. Sono le celebrazioni in streaming. Gli accessi dei fedeli contingentati. Sulla fede e sul folclore, prevale il rispetto delle limitazioni dettate dall'emergenza sanitaria. Al Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza spetta il compito di definire nei dettagli le modalità di svolgimento della festa. Una festa nel coprifuoco che dovrà trovare ancor più conforto nella spiritualità e nella vera, profonda fede.
triduo di preparazione Dal 3 al 5 dicembre, alle ore 18.30, si terranno le concelebrazioni eucaristiche nella Basilica. Saranno trasmesse in diretta tv su Telenorba: il segnale per altre televisioni potrà essere richiesto attraverso il sito web della Basilica. Le messe saranno presiedute il giorno 3 dicembre da frate Emmanuel Albano OP (Ordine dei Predicatori); il 4 dicembre da frate Lorenzo Lorusso OP e il 5 dicembre, sempre alle 18.30, da frate Francesco D'Agostino Op. La sera del 5 dicembre, alle ore 21, verrà trasmessa una diretta tv, sempre a porte chiuse, dal titolo «La notte di San Nicola in tempo di pandemia: tempo di preghiera, speranza, possibile rinascita sociale».
«Per la santa messa delle ore 18.30 dei giorni del triduo – spiega padre Giovanni Distante, Rettore della Pontificia Basilica - l'ingresso avverrà dal portale del cortile interno della Basilica, quello su largo Abate Elia. L’accesso termina quando si superano i 130 ingressi, che vengono contingentati in ogni messa».
Il 6 dicembre La città sarà svegliata alle 4.30 prima dal lancio delle diane poi dalle campane a festa. Nel cielo, brillerà un gioco di polveri colorate dei lanci della ditta Firelight di Valenzano. Sono gli stessi fuochi d’artificio diurni che, assieme agli spari, precedono l’imbarco della statua di San Nicola durante la festa del patrono la mattina dell' 8 maggio. È questo il momento che, ancora il 6 dicembre di un anno fa, profumava del calore della fede del fiume di fedeli, soprattutto donne in procinto di sposarsi, che si riversavano alla prima messa del mattino in onore del «loro» Santo, perché illuminasse le loro scelte... affettive. San Nicola 2020 vedrà alle 5 del mattino la concelebrazione eucaristica presieduta dal Rettore della basilica, padre Giovanni Distante. Diretta tv e celebrazione a porte chiuse alle ore 18 per la concelebrazione eucaristica presieduta da monsignor Francesco Cacucci, amministratore apostolico di Bari Bitonto, Delegato pontificio per la Basilica. Al termine della cerimonia ci sarà la donazione dei maritaggi (si tratta di offerte che il priore della Basilica di San Nicola consegna alle suore vincenziane, che a loro volta danno ad alcune famiglie bisognose) e la consegna delle chiavi della città a San Nicola da parte del sindaco Decaro. Alla festa di san Nicola del 6 dicembre, che quest’anno peraltro ricorre di domenica, seguono i festeggiamenti dell’Immacolata. Occasioni ahimè, anche queste, a rischio assembramenti.
7 dicembre La Vigilia Immacolata - ci saranno celebrazioni eucaristiche alle ore 7.30, 9.30 e 18.30.
Anche in questo caso l’accesso alla Basilica sarà contingentato con un massimo di 130 presenze, con ingresso dal cortile interno di largo Abate Elia.
8 dicembre Il giorno dell’Immacolata la concelebrazione eucaristica si terrà alle 12 e sarà presieduta dal Rettore della basilica, frate Giovanni distante OP. Sempre in diretta tv e sempre a porte chiuse.
La cripta della Basilica, che ospita le reliquie del Santo, è meta costante di visite e pellegrinaggi.
«La cripta durante la celebrazione delle Sante Messe non sarà fruibile - ricorda padre Giovanni Distante -. Lo sarà fuori delle celebrazioni, e naturalmente tutto dipenderà dall’affluenza dei fedeli». Se quindi vi saranno assembramenti, interverranno le misure di sicurezza.
Per le celebrazioni ortodosse, che si svolgono il 19 dicembre e che vengono ospitate dai padri domenicani, non si è ancora deciso nulla.
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