Il processo
Popolare Bari, tentò tutela azionisti: Longo esce dall'inchiesta
Il gip del Tribunale barese ha archiviato il procedimento a carico dell’ex presidente del collegio sindacale
BARI - Il gip del Tribunale di Bari Paola Angela De Santis ha archiviato il procedimento a carico di Alberto Longo, ex presidente del collegio sindacale della Banca popolare di Bari che esce così dall’inchiesta sulla gestione che ha portato al dissesto e al commissariamento dell’istituto di credito.
Longo, indagato con gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini, che per quei fatti sono stati arrestati e sono attualmente a processo, era accusato di false comunicazioni sociali e falso in bilancio. Il professionista, difeso dall’avvocato Michele Laforgia, nei mesi scorsi ha reso due interrogatori e prodotto documentazione che ha dimostrato la sua estraneità ai fatti contestati.
In particolare è emerso, come riconosciuto dalla stessa Procura che ha chiesto l’archiviazione, che poco dopo la nomina a presidente del collegio sindacale della banca, avvenuta il 29 aprile 2018, Longo «si faceva promotore di una serie di iniziative volte a tutelare l’interesse degli azionisti e che risultavano non in linea con le scelte effettuate sino a quel momento dalla governance della banca e dalla famiglia Jacobini». Per i pm Roberto Rossi, Savina Toscani e Federico Perrone Capano e poi per il gip che ha condiviso le conclusioni della Procura, "significativa risultava l’iniziativa di Longo di sollecitare la segnalazione a Banca d’Italia di alcune operazioni finanziarie" relative al Bari Calcio, gli sconfinamenti di credito accordati al gruppo Fusillo, oltre alla «richiesta di un intervento ispettivo dell’internal auditing per accertare eventuali responsabilità interne alla BpB per tali operazioni».
Nel novembre 2019, un mese prima del commissariamento della banca da parte di Bankitalia, Longo chiese, inoltre, al presidente, all’amministratore delegato e a tutti i consiglieri di amministrazione «di avviare ogni iniziativa a tutela degli azionisti, comprese le azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori e direttori generali».