«Qui a Rotondella – ha spiegato Vincenza – sino ad alcuni di anni fa, una ragazza, se non sapeva cucinare i pastizz o i frizzul (una pasta fatta in casa col ferricello, ndr), non si sposava»
La chef Vincenza Suriano prepara per i suoi avventori proprio u pastizz r’tunnare. Un prodotto che lei ha imparato a preparare dalla sua mamma che a sua volta l’aveva imparato dalla sua nonna. «Qui a Rotondella – ha spiegato Vincenza – sino ad alcuni di anni fa, una ragazza, se non sapeva cucinare i pastizz o i frizzul (una pasta fatta in casa col ferricello, ndr), non si sposava».
Ma quale è la ricetta dell’antico prodotto da forno? La nostra chef: «Bisogna fare una sfoglia di pasta con un chilo di farina di grano duro senatore Cappelli, due cucchiai di strutto, uno di olio extravergine di oliva e acqua. L’impasto deve riposare un’ora prima di stenderlo a sfoglia. Su di essa si mette la carne di maiale magro tagliata a pezzettini e condita con formaggio pecorino, uova, prezzemolo, pepe, olio e sale. Si chiude la sfoglia come un calzone e si pennella l’esterno con uovo sbattuto. I pastizz sono pronti ma prima di metterli nel forno occorre bucarli con la forchetta. E dopo 15 minuti sono cotti. Per essere una bontà, tuttavia, occorre mangiarli caldi, quasi appena sfornati». E sono, veramente, una bontà.
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