La riflessione
Bisceglie, promessi sposi dai libri alla realtà
«Giacomo e Monica si sono promessi davanti ad un libro di convolare quanto prima a nozze. Una promessa di matrimonio fatta in una piazza pubblica, tra la gente, ai piedi della Cattedrale di Bisceglie. Nel nome dei libri»
Galeotto fu il libro...». Anche il Sommo Poeta, siamo sicuri, avrebbe apprezzato i fiori d'arancio sbocciati l'altra sera a Bisceglie, durante la serata finale di «Libri nel Borgo antico», kermesse letteraria giunta alla nona edizione. Protagonisti di questa storia quasi d'altri tempi, maturata tra i libri sfogliati, quelli che profumano di carta e che combattono la loro battaglia nel mondo sempre più digitale, sono due giovani biscegliesi, Giacomo e Monica. Due ragazzi appassionati di libri, tra gli ultimi, forse, a credere che avvicinarsi a un libro regala sempre uno spazio per sé, un tempo ricco di emozioni e, a volte, addirittura contribuisce a imprimere una svolta al proprio essere, alla propria vita Sì, proprio come è accaduto a loro.
Giacomo e Monica, infatti, forse ricordando Francesca da Rimini e Paolo Malatesta di dantesca memoria, si sono promessi davanti ad un libro di convolare quanto prima a giuste nozze. Una promessa di matrimonio fatta in una piazza pubblica, tra la gente, ai piedi della Cattedrale di Bisceglie. Nel nome dei libri.
Giacomo ha chiesto a Monica di sposarlo, accompagnato dagli applausi del pubblico sorridente.
Anche lo scrittore romano Diego Galdino, dinanzi all'idillio di questi due «promessi sposi», ha interrotto la presentazione del suo romanzo, «L’ultimo caffè della sera» che, guarda caso,racconta di un giovane con il cuore a pezzi e della sua rinascita grazie all'amore per una ragazza, capitata all'improvviso nella sua vita.
Giacomo ha poi infilato la fedina al dito della sua futura dolce metà Monica, visibilmente commossa: il suggello di una promessa. Un simpatico fuori programma che ha anche suggellato la kermesse libraia agostana, tra cultura, arte e bellezza, nel pittoresco centro storico di Bisceglie, per tre giorni capitale della lettura. E, aggiungiamo, dell'amore. Quella di Monica e Giacomo, insomma, è una storia che ha commosso i presenti per due motivi: perché maturata in una società e in un mondo che, oramai, gira troppo in fretta e si muove intorno a eventi spesso insignificanti. Nel villaggio globale e tra i nativi digitali, invece, solo le storie importanti trovano terreno adatto per mettere radici. E quella dei due promessi sposi biscegliesi ne è una piacevole conferma.
La loro storia ha anche una seconda morale: per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare. Un libro che può anche farti promettere... amore eterno.