tour del gusto

«Sapore di Mare», un viaggio nei ricordi e nella memoria di Domenico Soranno

Barbara Politi

Ecco l’opera autobiografica dello chef barese di fama internazionale

Si chiama “Sapore di Mare” - quasi a voler ricalcare le sue origini pugliesi, di Sannicandro di Bari più precisamente - l’opera autobiografica di Domenico Soranno, chef di fama internazionale alla guida delle insegne più glamour del gruppo “Langosteria”, da Milano a Parigi, passando per Saint Moritz e Paraggi. Un viaggio nei ricordi e nella memoria, nei sapori e nei profumi d’infanzia: un racconto a quattro mani, scritto insieme al regista e sceneggiatore Salvatore De Chirico, accompagnato dalla narrazione fotografica di Cristiano Di Nicola.

I rimandi al cinema non terminano qui, però, perché la prefazione del libro porta la firma di Gabriele Salvatores, amico e cliente affezionato di chef Mimmo e della sua capacità di amare e trattare la materia prima. Non solo. Il libro ha anche ispirato il cortometraggio di tredici minuti intitolato “The Taste of Sea”, realizzato dallo stesso De Chirico. “Sapore di Mare sta per la terra, che è la nostra terra, dove il mare produce il massimo della qualità; il sapore è quello che non si può mai dimenticare, perché appartiene al vero lusso dell’essere umano, che resta nella pancia e nel cuore”, ha spiegato Soranno, che per mettere giù questo lavoro ha scavato proprio nei ricordi legati all’infanzia e a sua madre, in particolare.

“Il libro è dedicato alla mia mamma, che era una chef di cucina e che mi ha inculcato l’importanza di mangiare il cibo con mani. Mangiare con le mani significa mangiare e assaporare tutto in modo intimo. Mia figlia lo fa, e ne sono felice. Un ricordo da bambino? Il siero profumatissimo che preparava mia madre, insieme alle frittelle e allo zucchero di cannella”. Con sette ristoranti all’attivo (“e altrettanti in arrivo nei prossimi anni”, anticipa lo chef,), Mimmo Soranno ha portato nelle cucine di Langosteria un concetto di cucina semplice e immediata, “quella che viene dal mare, raccontata anche nel cortometraggio girato nei mercati del pesce di tutta Italia”. “Non avevo mai pensato di scrivere un libro, proprio io che non ho neppure finito le scuole, eppure eccomi qui, a raccontarmi nell’avventura della mia vita, tra successi e delusioni, in una storia animata dall’amore indiscusso per la cucina”.

Pagine che accolgono un racconto intimo e aperto, dove ogni immagine, ricetta e parola, restituiscono il ritmo del mare e del ricordo. Pagine soprattutto intrise di rievocazioni, come quella legata alla sua nascita: “Mi chiamo Domenico Soranno, ma tutti mi chiamano Mimmo. Sono nato a Sannicandro il 7 febbraio 1963. Ma l’ho scoperto solo a quarant’anni. Per una vita ho festeggiato il compleanno l’8, e continuo a farlo. Otto, come sono l’ottavo di nove figli. Tre però sono morti al parto. Quindi sono nato e cresciuto in una famiglia di sei: tre femmine e tre maschi. Voglio essere chiaro fin dall’inizio. Questa non è la solita storia della mamma del Sud dolce e affettuosa, che si prende cura dei figli mentre il padre burbero e severo porta a casa soldi e mazzate. Mia madre ha sempre lavorato e sempre guadagnato”, si legge nell’incipit. Sullo sfondo, il patrimonio gastronomico e marittimo della Puglia, “inestimabile, con pesce e verdure sempre protagonisti”. “Ancora oggi, in Langosteria, il 70 per cento dei prodotti utilizzati nelle mie cucine proviene dalla Puglia. Siamo quello che mangiamo, quindi dobbiamo proteggere questo patrimonio e la nostra salute. Non esiste un’altra terra dove si mangia come in Puglia”, ha concluso lo chef di Sannicandro, la cui cucina è diventata tra le più interessanti e richieste del mondo, con ricette che hanno reso Langosteria il benchmark della ristorazione italiana a livello internazionale. Fra le ricette presenti nel libro, la “Pappa al pomodoro con le vongole veraci; una ricetta a modo mio”, come specificato da Mimmo, con la Puglia sempre nel cuore e i sogni in viaggi per il mondo. 

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