tour del gusto

Alberobello, 70 anni di storia e 3 generazioni dietro al bancone: ecco il gelato che delizia i vecchi trulli

Barbara Politi

Nata poco dopo la Seconda guerra mondiale con il nome iniziale di Caffè Sport, la gelateria Mille Voglie ha i piedi ben ancorati nella tradizione pugliese, ma con lo sguardo rivolto al futuro

Tre generazioni e oltre settant’anni di tradizione dolciaria, di recente raccontati anche da Gambero Rosso, che le ha riconosciuto i 2 Coni. È la storia della gelateria “Mille Voglie” di Alberobello, nata poco dopo la Seconda guerra mondiale con il nome iniziale di “Caffè Sport”. Un piccolo locale lungo il corso principale della città dei trulli, in cui ai tempi si proponevano pochi gusti di gelato, ma sempre di altissima qualità. Oggi, a distanza di settant’anni, la gelateria è gestita dalla terza generazione della stessa famiglia, si chiama “Mille Voglie” e ha i piedi ben ancorati nella tradizione pugliese, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

Al timone dell’attività c’è Cosimo Caradonna, insieme alla moglie Alma e al fratello Roberto: “Ho iniziato a lavorare in gelateria alla fine degli anni Novanta –; ha raccontato – prima abbiamo ampliato l’offerta dei gusti, per rispondere alle esigenze del mercato, dopodiché abbiamo rinnovato il locale. L’obiettivo era distinguersi, offrendo qualcosa di unico in un contesto, come quello di Alberobello, che ogni anno accoglie trecentomila visitatori”. La media dei gelati serviti, infatti, è molto alta. Nei picchi di stagione, fino a mille coni al giorno. Nonostante i numeri da capogiro, però, raccontare il prodotto al cliente resta per tutta la famiglia una priorità: “Ci soffermiamo sul fatto che il gusto deve richiamare l’ingrediente caratterizzante e, soprattutto, non deve esplodere immediatamente in bocca, ma al primo assaggio si deve percepire, per poi persistere e avvolgere a lungo il palato”. La particolarità di questi gelati è soprattutto nella lavorazione: “Solo ingredienti selezionati, latte di masseria e frutta di stagione. Tra i venticinque gusti che proponiamo, poi, ci sono diverse specialità pugliesi rivisitate in chiave gelato, sapori che ci riportano indietro nel tempo e rievocano i ricordi dell’infanzia”, ha aggiunto il mastro gelatiere.

Ecco, fare capolino, al banco, i gusti al “pasticciotto” e quello al “croccante mediterraneo a base mandarino di Massafra e mandorla Filippo Cea”, per fare degli esempi. Anche l’occhio, però, vuole la sua parte: “Le nostre vetrine sono a vista, curiamo particolarmente la presentazione delle vaschette e il servizio del cono, che non deve avere un aspetto cadente, ma deve essere composto con armonia e attenzione”, ha concluso il titolare della gelateria di Alberobello

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