«Tribù urbana», nuovo disco per Ermal Meta: «Nasce per essere cantato a squarciagola sotto il palco»
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Nicola Morisco
19 Gennaio 2021
Spesso un’immagine può essere molto più esaustiva di mille parole. Anteros, 20enne cantautore di Altamura al secolo Anteros Marra, ha voluto far propria questa frase nel suo secondo inedito 1000 Words (già disponibile su tutte le piattaforme digitali e streaming), singolo che anticipa la pubblicazione del suo Ep d’esordio intitolato N.D.S.L., che sarà licenziato il prossimo 5 febbraio.
1000 Words, pubblicato da Phony Art Records - Believe Digital e realizzato presso Sorriso Studios di Bari, è un brano che fotografa un preciso momento della vita del cantautore pugliese in cui racconta la voglia di rivalsa quando il senso di solitudine e smarrimento avevano preso il sopravvento. «Nel brano dico “You are like a storm, I like the storm, and I’m feeling good” – racconta Anteros-, perché mi sento proprio come la pioggia e la tempesta. Questi due elementi mi rappresentano e mi fanno sentire bene. Mi danno l’idea della riflessione, ma anche della passione e dell’amore. Anche l’amore, infatti, attraversa momenti di buio. E l’amore in passato mi ha travolto come una tempesta. Mi ha demolito ma mi ha anche dato la forza di riprendere in mano la mia vita, di tornare a camminare sereno come quando fuori c’è il sole».
Una delle particolarità del progetto sta nella scrittura dei testi: Anteros infatti si trova perfettamente a suo agio con la lingua inglese. «È una scelta legata più che altro alle sonorità della lingua – precisa Anteros -. Con l’inglese, nonostante non sia la mia lingua madre, mi viene più facile scrivere musica e soprattutto, cantarla. Questo forse è dovuto al fatto che da piccolo scrivevo già le prime canzonette in inglese e da allora mi viene spontaneo. Non esclude, ovviamente, che possa scrivere e cantare anche in italiano».
Il brano, che si muove su sonorità vicine al rock indipendente con qualche guizzo di sperimentazione, è accompagnato da un videoclip ideato dallo stesso Anteros e diretto da Luca Parmegiani in cui l’artista appare in completa solitudine. «Ho scelto di apparire da solo – dice Anteros -, per evidenziare un dualismo che si presenta fin dall’inizio: la scena blu e la scena rossa. Due scene diverse eppure simili in cui vengono rappresentate due parti di me attraverso questi due colori complementari».
Anteros inizia a suonare all’età di 8 anni, quando riceve in regalo da suo padre la sua prima chitarra. Da questo momento in poi, tra lezioni private e sperimentazione, Anteros impara a suonare i più svariati strumenti musicali finché, a 15 anni, fonda la sua prima band rock progressive con la quale produce anche un disco. Due anni dopo inizia la carriera solista, scrivendo e componendo brani ormai lontani dal rock classico che lo ha accompagnato in infanzia e adolescenza e guardando, invece ai generi più attuali. Negli ultimi tre anni ha lavorato alla produzione del suo Ep di esordio e parallelamente ha avviato gli studi di regia cinematografica a Milano.
Rispetto all’Ep di prossima pubblicazione anticipa: «N.D.S.L. è stata una prova di formazione e la prima cosa che sento di anticipare – conclude Anteros -, è che sarà difficile trovare pezzi simili tra di loro, proprio perché è un lavoro di sperimentazione».
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