Il pugliese Gio Evan a Sanremo 2021: «La musica ha un potere terapeutico»
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Bianca Chiriatti
19 Febbraio 2020
È arrivato tra i 20 finalisti dell'ultima edizione di Sanremo Giovani con il brano Labirinto: è Raim, Raimondo Cataldo, mantovano classe '91, che ha all'attivo già diverse partecipazioni a concorsi canori ed esperienze di palco e televisive. Nel 2014 si aggiudica il secondo posto a Musica Controcorrente, e il primo al Premio Mogol per la migliore interpretazione del brano 'Senza Luce'. Nel 2017 è il momento del Festival di Castrocaro, dove arriva alla finale televisiva con la cover di 'Se adesso te ne vai' di Massimo Di Cataldo, mentre nel 2018 partecipa a The Voice of Italy, nella squadra di Al Bano, che lo vuole anche tra gli ospiti dello show "55 passi nel Sole". Dal 2018 collabora con Ciro Scognamiglio (Museek Studio), con cui rinnova il percorso artistico, presentandosi anche con il nuovo nome di Raim. Da qui nascono due progetti paralleli, entrambi di prossima pubblicazione, uno in italiano, l'altro, dal respiro più internazionale, cantato in inglese.
È Raim stesso a definire il suo un 'pop raffinato, colorato ed intrigante': «A 5 anni ho trovato in casa una videocassetta del film Moonwalker con Michael Jackson - racconta - e sono rimasto affascinato da lui e dalle sue canzoni. Ricordo che lo guardavo in loop per interi pomeriggi, lo preferivo ai cartoni animati. Ciò nonostante non ho iniziato subito a cantare perché ero un bambino timido, difficilmente mi mettevo in mostra. La musica preferivo ascoltarla e canticchiavo soltanto se ero da solo. Poi a 16 anni ho cominciato a prendere lezioni di canto e da lì è iniziato tutto». Mentre Ciro Scognamiglio, autore, compositore e produttore, racconta il mondo musicale di Raim: «Il mondo che propone Raim è fatto di sonorità che guardano a prodotti internazionali, brani volutamente semplici in apparenza ma densi di contenuti per chi non si ferma al primo ascolto. L’impianto non È quello tipico della canzone italiana, non ci sono ad esempio le tipiche melodie mononota e testi affollati di parole che si inseguono. Sono ancora troppo pochi gli artisti italiani contemporanei capaci di creare progetti musicali internazionali. Credo che questo dipenda in parte dall’industria discografica italiana e in parte dalla mentalità degli artisti. Con Raim speriamo di dare una mano ad invertire la rotta»
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