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Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)
07 Dicembre 2016
Come era prevedibile e auspicabile, il Consiglio di Stato ha sancito che le trascrizioni delle nozze gay celebrate all’estero erano e sono valide. Si ristabilisce così una chiara visione normativa.
Né Il «devoto» ministro dell’Interno Alfano né i prefetti avevano e hanno il potere di annullare le trascrizioni dei matrimoni omosessuali celebrati all’estero.
Il senatore Sergio Lo Giudice ritiene che il prode Angelino »abbia usato il suo dicastero non per tutelare la sicurezza dei cittadini ma per imporre le sue posizioni ideologiche».
Effettivamente Alfano, fiero custode dei valori cosiddetti “non negoziabili”, da anni, ci delizia con certe sue idee conservative e asfittiche.
Dal «fine vita» fino al suo inizio, dalla contrarietà alla legalizzazione della cannabis alla opposizione pervicace alle adozioni gay, Alfano è un vero paladino dell’oltranzismo. Del resto, l’ex pupillo prediletto di Berlusconi è in buona compagnia con Gasparri, Quagliariello, Sacconi, Lorenzin, Binetti, La Russa, Meloni, e con tutto lo stato maggiore della Lega Nord.
Marcello Buttazzo, Lequile (Lecce)
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