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LETTERE ALLA GAZZETTA
Michele Massa, Bologna
07 Ottobre 2016
Il ricordo di un vincitore olimpico è per sempre. Ma non sembrano essere eterne le medaglie vinte nella scorsa Olimpiade. Ho letto che alcune di esse si sono già rovinate e la Zecca di Stato che le ha prodotte si è offerta di ripararle o addirittura di sostituirle. La medaglia vinta dopo la gara della vita, ricevuta sul podio olimpico con la bandiera che sale sul pennone in un momento forse irripetibile, rattoppata o addirittura surrogata con una medaglia qualsiasi, anonima, senza storia, senza vita e senz’anima. Com’è possibile? Non ditelo a De Coubertin.
Michele Massa, Bologna
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