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LETTERE ALLA GAZZETTA
Vito Raimondo, Bari
14 Settembre 2016
Non avevo dubbi, quando inviai la lettera alla “Gazzetta” titolata “Bari, perchè conviene tornare al vecchio stadio” che sarebbe arrivata una risposta sopra le righe.
Nella sua lettera, il Cav. del Lavoro, ingegnere e patron del Gruppo edile afferma che io e il Dg della Fgci, Michele Uva non potremo mai dimostrare ciò che è frutto di “una malsana fervida fantasia immaginifica” (3 aggettivi per sostenere un sostantivo. Diamine!). Ma chi gli ha detto che io e Uva ( che non conosco) ambiamo a dimostrare qualcosa?
Poi, Matarrese identifica nel mio scritto una “ ironia perversa” , ignorando - o facendo finta - che il mio componimento riportava, tra virgolette” le tesi sostenute, eccellentemente, dal collega Campione il quale si riferiva alla manutenzione, passata, presente e futura e dell’astronave in cui sono incluse, ovviamente, le responsabilità del gestore Matarrese ( per 25 anni!).
Ho proposto di di costruire sul suolo del San Nicola (da abbattere) un parco a somiglianza di quello di Punta Perotti, delle cui vicende amministrative e giudiziarie non mi sono mai interessato, e quindi, non ero tenuto a leggere né le sentenze della Corte europea né il libro a cui Matarrese, fa cenno. Definirmi, poi, ironicamente, “un giornalista di Bari” (che vuol dire? E se fossi di Milano?) quando è vero che mi conosce benissimo da anni, è un atteggiamento che si commenta da solo, sul piano etico e culturale. Io non mi sogno di chiamarlo “un ingegnere di Andria”! Ma lo stile non è un prodotto in vendita.
Vito Raimondo, Bari
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