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LETTERE ALLA GAZZETTA
Francesco Berardino, Foggia
25 Giugno 2016
L’insostenibile antipatia dell’arroganza. Quando il nemico è alle porte, si dimenticano le antiche divisioni e si fa fronte comune. Così è successo in Francia contro l’estremismo della Le Pen ed in Austria contro quello di Hofer. Ma donde il fronte comune contro Renzi, dal momento che francamente non riusciamo a vederne l’estremismo?.
Il fatto è che l’estremismo lo si può comprendere, tollerare o sottovalutare, ma l’arroganza del potere no, quella uno se la lega al dito e non avrà pace fino a quando non te la fa pagare. Così è successo a Roma ed a Torino, dove l’ottimo Fassino ha dovuto pagare le colpe del suo segretario nazionale. A Trieste, Sua Vice Arroganza, Deborah Serracchiani, è stata umiliata a casa sua.
A Napoli, che ci ha regalato il suo Masaniello di turno, il Pd non è andato neanche al ballottaggio, mentre Bologna, rossa per antico pelo, ha dovuto vedere il candidato leghista arrivare al 40%.
Francesco Berardino, Foggia
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