La protesta

Gli agricoltori Coldiretti in piazza a Bari per protestare contro la guerra in Ucraina

Redazione online

Bari - In 2500 a Bari, secondo le stime di Coldiretti, per protestare contro la guerra in Ucraina. «Questa mobilitazione esprime innanzitutto solidarietà al popolo ucraino con cui noi condividiamo interessi importanti - ha spiegato Coldiretti - noi importiamo quel mangime che serve alle nostre stalle per andare avanti e quanto sta accadendo è un’ulteriore tegola sugli allevatori pugliesi». Lo afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, che partecipa alla protesta in piazza Libertà contro la guerra in Ucraina e contro il caro carburanti per gli effetti che provocano su agricoltura, allevamento e pesca.

«Il costo del mangime è raddoppiato - prosegue Muraglia - come è raddoppiato il costo dell’energia elettrica, e noi chiederemo al prefetto di sbloccare tutte quelle cifre che sono già disposizione da qualche anno per i nostri allevatori ma che sono bloccate». «Oggi c'è bisogno di un atto di responsabilità - ha concluso - da parte della grande distribuzione e dei trasformatori che devono capire che loro vogliono tutelare la capacità di acquisto dei loro clienti, ma in quei clienti c'è il 10% di famiglie pugliesi che vivono di agricoltura e vanno tutelate riconoscendo il giusto prezzo al latte che ogni giorno producono». Oltre a 2500 tra agricoltori, pescatori e allevatori che hanno portato in piazza i loro animali, alla manifestazione sono intervenuti, a loro sostegno, alcuni sindaci dei comuni pugliesi a vocazione agricola.

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