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Antonio Galizia
29 Settembre 2020
Le patate, le verdure e gli ortaggi tipici di Polignano, i vini unici dei vitigni della Valle d’Itria, l’olio extra vergine di oliva di Locorotondo e Alberobello sono stati i protagonisti della puntata della serie tv internazionale, The Vegan Italian Chef, in onda su Ananey Communications, il più importante network israeliano.
La troupe, già in Puglia dal 25 settembre, ha fatto tappa ieri a Polignano, Alberobello e Locorotondo. La produzione della serie è affidata a Marco Tricomi, che è anche il regista, esperto di format televisivi (My Planet Vegan in onda su Sky, per esempio), e alla chef talent Nadia Ellis, statunitense, che in Israele è la prima host vegana di cucina italiana grazie a EatWith (piattaforma di prenotazione di home cooking per esperienze culinarie).
La serie televisiva, approdata in Puglia grazie all’attività degli educational tour di Puglia Promozione e all’Ambasciatrice della Puglia Nancy Dell’Olio, sarà successivamente lanciata su scala europea.
Il progetto nasce su iniziativa della direttrice della Camera di commercio e industria di Israele (primo Paese vegano nel mondo), l’Enit (Agenzia nazionale del turismo), col supporto dell’Ambasciata Italiana di Israele.
Il format tratta luoghi, territorio, cultura, tradizioni e soprattutto cibo nelle più svariate forme locali, unicamente in versione vegana. Il turismo ecofriendly è una delle nuove frontiere su cui molti tour operator di tutto il mondo stanno investendo risorse importanti.
Prima tappa di Nadia Ellis è stata il Salento, quindi ieri Polignano, Alberobello, Locorotondo e Masseria Le Carrube. Domani il tour si sposta a Ruvo. «L’esperienza pugliese è una festa per tutti i sensi - commenta la masterchef americana -, i paesaggi spettacolari, i profumi inebrianti delle erbe locali, il silenzio meraviglioso delle campagne attorno alle masserie, e naturalmente la parte del gusto e del tatto che sono emozione pura, grazie alla tradizione gastronomica pugliese. Scoprire così tante ricette che sono vegane fin dall’origine e che sono così saporite e ricche - ammette - è una vera gioia».
Il Barese, con il suo ricco patrimonio di biodiversità, è la destinazione naturale per i consumatori di prodotti vegani. «Una ulteriore frontiera - osserva Dall’Olio - per la nostra filiera enogastronomica, un canale di promozione turistica e culturale, un elemento fondamentale del brand Puglia. Attraverso il nostro cibo si trasmettono esperienze, emozioni e valori che identificano il territorio nel mondo».
Secondo i dati dell’Osservatorio turistico della Regione, Israele rappresenta per la Puglia un mercato turistico di grande rilievo, con 7mila arrivi e 16mila pernottamenti nel 2019 (pre-Covid) e una crescita dei flussi del +41% rispetto al 2015. Bari, Alberobello e Polignano tra le mete preferite.
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