il personaggio
Da Bitetto fino alla Nuova Zelanda i braccialetti con i noccioli di olive creati dall'artigiano Mino
Nel centro storico una bottega speciale quella di Mino Marrone: tra creatività e riciclo dei noccioli delle Termite realizza monili richiesti in tutto il mondo
Creatività artistica e riutilizzo. Dai noccioli delle olive Termite, fiore all’occhiello dell’agricoltura di Bitetto, si possono confezionare braccialetti molto originali. Il protagonista di questa storia è Mino Marrone, di 68 anni, per anni “maitre” di sala e che si dedica anima e corpo a questa vera e propria arte che esprime nella sua bottega artigiana «Il presepe di Mino», nel centro storico di Bitetto, dove realizza il monile davvero originale in quindici minuti, utilizzando una materia prima non facile da lavorare. Un progetto il suo che nasce «Per un convinto sostegno al riciclo, da qui parte l’idea di realizzare questi braccialetti, utilizzando l’oliva, un prodotto agricolo, tipico di questo paese».
Mentre siede dinanzi ad una smerigliatrice, Mino chiarisce: «Dopo avere lasciato i noccioli asciugare al sole si comincia a lavorare il prodotto grezzo». L’artigiano mostra come si fa, utilizzando con una tecnica rodata una smerigliatrice che inizia a girare. Avvicinando, il nocciolo viene preservato dalla parte estrema e forato con un trapano, Mino si rialza, e prende tra le mani un’argilla, di quelle termo indurenti (la pasta di Fimo) che l’artista modella in pochi minuti tra le mani e facendone diventare un cerchietto, anch’esso bucato e poi solidificarlo grazie al calore di un forno elettrico. L’originale bracciale di noccioli e cerchietti colorati è pronto dopo che un laccio incerato viene inserito e annodato da Mino.
I braccialetti di noccioli di ulivo realizzati in via Santa Margherita sono richiestissimi in Italia (in particolare in Puglia, Piemonte, Lombardia e Sicilia) e all’estero (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Canada e Brasile, Francia, Svizzera, Inghilterra e Malta), complice l’esplosione del turismo.
Un artista geniale, Mino capace di forgiare anche il sughero, materiale con il quale ha realizzato una copia della chiesa della Veterana e del palazzo del Sedile. Mino è anche molto abile nel lavorare il legno, realizzando mini presepi in legno, all’interno di una palma piuttosto che di una caffettiera. A quanto pare, anche gli allestitori di presepi di via San Gregorio Armeno a Napoli sono sulle sue tracce. Un vulcano Mino, tra i suoi hobby c’è anche la cucina: «Me la cavo tra i fornelli da quando per otto anni ho lavorato al ristorante-sala ricevimenti “La Quercia”, Nel periodo della gestione di Antonio Lorusso, “U’ Cicatidde”. Mi ha insegnato a preparare i risotti. Uno in particolare il risotto al “Melone Cantalupo” che servo ad amici e parenti nello stesso involucro del frutto».