Il bassorilievo
Tasselli di pace: l'opera da Latiano arriva a Kiev. La preghiera di Nichi Vendola
L’opera andrà da lunedì nella cattedrale di Taranto e infine nella Basilica di Bari prima di essere trasferita in treno
BARI - Un bassorilievo rappresentante San Michele Arcangelo - messaggero di Pace - è pronto per il suo lungo viaggio che dalla Puglia raggiungerà Kiev.
Il progetto al quale hanno aderito importanti istituzioni, Comuni, aziende e personalità è stato promosso e curato dalla Associazione culturale “L’isola che non c’è” di Latiano alla quale aderiscono Rettori delle più importanti Università italiane, Sindaci, Ambasciatori, Governatori Politici, Giornalisti e Vescovi. Da alcuni giorni e fino a domani sera l’opera è nella Cattedrale di Oria.
Poi l’opera andrà da lunedì nella cattedrale di Taranto e infine nella Basilica di Bari prima di essere trasferita in treno, grazie alla disponibilità di Italo Ntv, alla volta di Trieste, a bordo del quale viaggerà anche una delegazione.
Da Trieste a Kiev il bassorilievo verrà trasportato con un Tir messo a disposizione dalla Divella Spa e consegnato alla nostra Ambasciata d’Italia a kiev per essere poi collocato nel sito definitivo. Mentre la delegazione composta da Vescovi e autorità raggiungerà la capitale con un mezzo messo a disposizione dal Nicolaus hotel di Bari.
L’opera dello scultore Cosimo Giuliano (che l’ha donata a “L’Isola che non c’è”) rappresenta San Michele Arcangelo (…”principe delle milizie celesti, avversario di Satana e degli angeli che si erano ribellati a Dio…”). Questo audace progetto è stato condiviso inizialmente con alti Prelati della nostra Regione, l’Arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro e il Vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello e via via con altre Istituzioni.
“L’obiettivo - spiega l’Associazione - è far giungere nella capitale Kiev questa prima opera d’arte, come segno di Pace.
Un’altra opera (anch’esso un bassorilievo delle stesse dimensioni, dedicato invece a San Nicola (sempre realizzato dallo stesso artista latianese) sarà destinato a Mosca, grazie al coinvolgimento dell’Arcivescovo metropolita della Madre di Dio a Mosca mons. Paolo Pezzi.
Per l'occasione l'ex governatore pugliese Nichi Vendola ha scritto una poesia per la pace ispirato dall'opera. Ecco il testo:
Preghiera di pace
di Nichi Vendola
Donaci, o Signore, un riparo
per l’angelo custode
colpito al primo sparo
della guerra del cielo
nel giorno più amaro
che spense l’azzurro
col suo fuoco nero
Donaci, o Signore, una bara
bianca come la neve
per questo tempo di cenere
che sputa e che beve
bambini
figli del grembo celeste
ignari dei loro assassini
Donaci, o Signore, una barca
per scalare le onde e il silenzio
contare tutti i pesci del mare
pescare i vagiti ed i morsi
di chi non può più nuotare
dacci oggi un pane e i rimorsi
un segno un profumo una voce
e la forza di osare
Donaci, o Signore, un’elica o un’arca
di sogni e di salvezza
andremo a pesca dei figli
in faccia alla brezza
del mondo
cammineremo sulle acque
nel fondo della sera
c’è sempre un’alba nuova
dopo una preghiera
ogni stella è una nuova frontiera
così sia.