L'iniziativa
Giornata nazionale memoria vittime del Covid: ad Andria un parco per ricordarle
Inaugurato questa mattina, 18 marzo. La sindaca Bruno: «Ce ne dobbiamo prendere cura, è segno di speranza»
ANDRIA - Un parco per non dimenticare. Un bosco nel cuore del quartiere San Valentino di Andria, composto da alberi che avranno un nome e un cognome: quello delle 360 vittime del coronavirus registrate durante la pandemia in città. 'Un periodo buio' fatto di 'corse contro il tempo' e di "fotogrammi che non passano, come non si affievoliscono la sofferenza e la rabbia e adesso la rassegnazione», le parole di una giovane donna che a causa del covid ha perduto la mamma. Accanto a lei altri figli, sorelle, fratelli delle persone morte a causa dell’infezione da coronavirus. "Nel 2021 è stata istituita la giornata nazionale per le vittime del covid, era la giornata in cui in maniera violenta ci venivano presentate le immagini delle bare che sfilavano su carri militari a Bergamo per essere portate chissà dove perché non c'era la possibilità di sepoltura. Da qui nasce la giornata del 18 marzo che abbiamo voluto istituzionalizzare, immaginando in questo luogo un parco della memoria, un giardino di umanità», ha spiegato la sindaca di Andria Giovanna Bruno.
La realizzazione del parco è stata possibile grazie alla sottoscrizione di un patto di collaborazione tra il Comune di Andria e il circolo cittadino di Legambiente. «È un bosco di cui dobbiamo prenderci cura ed è un segno di speranza. Non c'è modo migliore per dare un futuro e per ricordare», ha commentato Riccardo La Rosa, presidente del circolo Legambiente di Andria.
«Voglio ringraziare tutti coloro che sono stati gli eroi di quel periodo e che hanno gettato un seme di umanità in quel tempo in cui era tutto buio», ha concluso la prima cittadina.
I DETTAGLI (di Aldo Losito)
Nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus, Andria dedica uno spazio urbano alle vittime andriesi con la realizzazione del Parco della Memoria. Un parco che vuol essere un segno di rinascita, di nuova vita e che per l’occasione è stato bonificato, arredato e decorato. All'interno dell'area verde, sarà collocata una targa commemorativa e, non appena termineranno le adesioni da parte dei familiari delle vittime, saranno apposte agli alberi già piantumati i nomi dei cittadini morti a causa della pandemia.
COME NASCE - Il parco vede la luce dopo la sottoscrizione del Patto di collaborazione tra il Comune di Andria- ed il circolo cittadino di Legambiente “Thomas Sankara”. Un progetto voluto dalla sindaca Giovanna Bruno e dalla sua amministrazione per fare memoria di quello che è stato il prezzo, in termini di vite umane, che anche Andria ha pagato durante la pandemia mondiale.
Inoltre, il Parco della Memoria rappresenta uno degli obiettivi sociali legati alla presenza del gruppo Gucci che, dopo la sfilata a Castel del Monte di due anni fa, decise di finanziare alcuni interventi di responsabilità sociale. Per questo la maison fiorentina assegnò risorse economiche ad alcune associazioni, come in questo caso al circolo cittadino di Legambiente, finalizzandole alla realizzazione di uno scopo sociale.
Nel caso di specie, l’obiettivo era realizzare un bosco urbano con una valore simbolico: ricordare le quasi 400 vittime del covid. «Il parco è l'ottimo risultato frutto della collaborazione tra pubblico e privato – spiega l'assessore all'Ambiente, Savino Losappio -. La scelta del quartiere San Valentino, non è casuale. Abbiamo dato priorità alla periferia, così come abbiamo voluto valorizzare quella stessa zona che ha ospitato il centro vaccinale durante quegli anni infernali. Il giardino rappresenta una nuova area verde a disposizione dei cittadini, un luogo d'incontro e socialità che restarà aperto a tutti, in ogni momento della giornata. La creazione di questo parco, è solo uno dei primi passi di una politica ambientale, che vedrà altre iniziative cittadine nell'immediato futuro».
COSTI E DATI TECNICI – Il parco si estende su un'area di 6000 metri quadrati, che versava in uno stato di abbandono. L'area verde sarà affidata per due anni ai volontari del circolo territoriale di Legambiente, che ha potuto realizzare questo giardino grazie ai 20mila euro ricevuti dalla maison Gucci. E' stato redatto un progetto in collaborazione con l'Ufficio Ambiente del Comune, scegliendo specie arboree e arbusticole autoctone. Sono stati impiantati 100 arbusti tipici della macchia mediterranea, che vanno dal falso pepe al gelso, dall'acacia alla roverella, dal carrubo al pino. E' stata data grande importanza all'approviggionamento idrico dell'area, con l'installazione di due cisterne della capacità di 9mila litri ciascuna, a cui è stato collegato l'impianto di irrigazione a goccia, totalmente interrato. Prezioso anche il contributo degli aluni delle scuole del quartiere. Gli studenti del Cpia “Gino Strada” e dell'istiututo comprensivo “Imbriani-Salvemini”, infatti, si sono prima impegnati a ripulire l'area, e poi hanno decorato le cisterne con dei murales.